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Trama: il film racconta gli istanti successivi all’attentato di JFK, a partire dal vano ricovero nell’ospedale di Parkland, passando poi per il famoso video girato dal signor Zapruder, con uno sguardo sui servizi segreti, Harvey Lee Oswald e la sua famiglia.
Ma da quando alla Mostra del cinema di Venezia sono diventati così lassisti per quel che riguarda i film da presentare al pubblico? Parkland è davvero solo una pellicola buona per una serata davanti alla TV visto che è un mix tra una puntata di E.R. – Medici in prima linea e qualche epigono di 24 con l’aggiunta di un nutrito gruppetto di attori che definire sprecati è dir poco. Non è che il film non sia piacevole da guardare, intendiamoci, ma scorre come l’acqua e alla vicenda Kennedy non aggiunge nulla di diverso da quello che si potrebbe imparare da qualsiasi servizio televisivo o documentario, con l’attenzione dello sceneggiatore che si concentra poco su tutti i coinvolti, così da fornire allo spettatore un affresco ampio ma, in fin dei conti, superficiale e freddo. Nel corso di Parkland ci vengono presentati diversi personaggi che vengono toccati (e cambiati) in qualche modo dalla morte del Presidente ma, tranne forse per quel che riguarda Robert Oswald, fratello del famigerato attentatore e l'elemento più interessante dell’intera pellicola, non c’è mai un vero approfondimento psicologico perché ogni sequenza viene presentata col piglio distaccato del "così è, punto".
Come ho detto, è un peccato, perché nel cast figurano moltissimi attori che, normalmente, farebbero girare la testa a più di un appassionato. I due che si salvano nella mischia sono Paul Giamatti, con il suo personaggio di uomo "della strada" che, all'improvviso, si ritrova addosso gli occhi di tutti ed è combattuto tra il desiderio di portare rispetto al presidente defunto e quello di ricavare un minimo di successo dalla tragedia, e la rivelazione James Badge Dale con il suo umano e tristissimo Robert Oswald, altro uomo "comune" additato come mostro solo per la parentela con l'assassino di Kennedy. Billy Bob Thornton e Jackie Earle Haley toccano forse il nadir della loro carriera ormai relegata a ruoli da caratteristi d'eccezione (viene tristezza se si pensa agli esordi di entrambi...) mentre gli altri interpreti compaiono troppo poco per attirare davvero l'attenzione e consentire allo spettatore di dare un giudizio. E con queste ultime considerazioni si conclude il post perché sull'argomento non c'è davvero nient'altro da dire: Parkland si è rivelato un film senza infamia né lode, che rischia tuttavia di deludere chi è veramente interessato all'argomento e di annoiare chi invece non è appassionato di storia americana moderna. In una parola, evitabile.
Di Zac Efron (Dr. Charles "Jim" Carrico), Paul Giamatti (Abraham Zapruder), James Badge Dale (Robert Oswald), Billy Bob Thornton (Forrest Sorrels) e Jackie Earle Haley (Padre Oscar Huber) ho già parlato ai rispettivi link.
Peter Landesman è il regista e co-sceneggiatore della pellicola. Americano, è al suo primo film come regista. E' anche produttore.
Marcia Gay Harden interpreta l'infermiera Doris Nelson. Americana, la ricordo per film come Spia e lascia spiare, Flubber - Un professore tra le nuvole, Vi presento Joe Black, Pollock (Oscar come migliore attrice non protagonista), Mystic River e The Mist. Ha 54 anni e sei film in uscita.
Ron Livingston (Ronald Joseph Livingston) interpreta James Hosty. Americano, ha partecipato a film come Il ladro di orchidee, L'evocazione - The Conjuring e a serie come Band of Brothers, Sex and the City, Dr. House, Incubi e deliri e Broadwalk Empire. Come doppiatore, ha lavorato ne I Griffin e American Dad!. Anche produttore, ha 46 anni e un film in uscita.
Nella miriade di facce conosciute impegnate in ruoli più o meno minori spuntano l'ex Superman di Smallville Tom Welling (una delle guardie del presidente, al secolo Roy Kellerman), un invecchiato Gil Bellows che in Le ali della libertà interpretava il giovane Tommy, Colin Hanks (Dr. Malcom Perry), figlio di Tom Hanks che, tra parentesi, è uno dei produttori del film, e sicuramente tanti e tanti altri caratteristi famosi che non sono riuscita ad identificare ma, giuro, ce n'è una marea. Detto questo, se Parkland vi fosse piaciuto, non mancate ovviamente di guardare JFK - Un caso ancora aperto. ENJOY!
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