Bce … solo fumo
Vola Finmeccanica dopo i conti, bene anche Prysmian e Buzzi Unicem. Ennesimo crollo di Yoox, molto male anche il comparto bancario. Giù Tenaris.
Personalmente non riesco a capire come ci possano ancora essere persone che si fanno prendere in giro da Draghi e la cricca della Bce. E’ talmente evidente che la Germania non ha alcuna intenzione di accollarsi i debiti degli altri Paesi che non vedo perché ad ogni riunione si crei quel clima di attesa.
E per dirla tutta la Germania (dal suo punto di vista) fa benissimo a volerla tirare lunga perché così si perpetua l’attuale situazione che è completamente a loro favore.
Ne volete una riprova?
Volatilità pazzesca da quando inizia a parlare Draghi, il nostro indice principale che era in territorio negativo schizza a +1,77% e poi? E poi qualcuno capisce che non c’è nessuna novità, che è il solito brodo, la solita minestra, anzi, la solita sbobba.
Ed alla fine…
Milano, Ftse Mib (-0,73%)
Francoforte, Dax (+0,66%)
… questo è il risultato.
Tirrem innanz …
Bene alcuni titoli industriali come Finmeccanica (+6,25%) dopo una trimestrale decisamente migliore delle attese, estremamente volatile Prysmian (+3,59%) dato che non si riesce a capire se i conti devono considerarsi positivi o meno.
Terzo gradino del podio per Buzzi Unicem (+1,69%) che forse riesce ad uscire dalle sabbie mobili nelle quale sembrava essersi impantanato.
Rimbalzini per Saipem (+1,68%) e World Duty Free (+1,58%) tutt’ora alle prese con quotazioni straordinariamente penalizzanti.
Proseguono nella loro percorso di ripresa Stmicroelectronics (+1,36%) ed A2A (+1,22%), mentre cerca di consolidare almeno quota 18 euro Salvatore Ferragamo (+1,00%) uno dei titoli peggiori nell’anno in corso.
Vanifica l’ottima performance della vigilia con l’ennesimo crollo Yoox (-4,71%) un altro titolo che vorrebbe archiviare al più presto questo 2014.
Giornata assolutamente negativa per il comparto bancario, maglia nera a BpM (-4,57%) ma non è andata tanto meglio a Banca MPS (-3,62%), Bper (-2,63%), Ubi Banca (-2,59%), Banco Popolare (-2,38%) e Mediobanca (-1,71%). Hanno limitato il ribasso entro il punto percentuale solo le due Big, Unicredit (-0,96%) e Intesa San Paolo (-0,53%).
Da rimarcare i cali di Tenaris (-3,77%) ormai prossima ai minimi dell’anno toccati nello scorso marzo e Telecom Italia (-2,77%) che sembra aver trovato in quota 0,9 una barriera.
E concludiamo segnalando il calo di UnipolSai (-2,67%), la fusione con molte più ombre che luci.
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro