In seguito alle parole usate dall'europarlamentare della Lega Mario Borghezio nei confronti di Josefa Idem, ex ministra che si è recentemente dimessa in seguito ad uno scandalo con il fisco, numerose sono state le critiche attraverso interviste e social network di quella parola ritenuta inappropriata e fuori luogo: "puttana".
Il ministro dell'Integrazione Cécile Kyenge, caduta nel mirino di Borghezio qualche mese fa (lui aveva definito la sua elezione "una scelta del c...o", ndr) su Twitter, ha espresso solidarietà alla Idem, definendo inaccettabili le parole dell'esponente leghista. Attraverso lo stesso mezzo di comunicazione, la parlamentare del Pdl Mara Carfagna ha commentato: “Gli insulti di Mario Borghezio a Josefa Idem sono irricevibili”. Dello stesso parere è anche la collega Elena Centemero, che ha definito quelle pesanti parole "degenerazioni bece e eviolente".
La solidarietà femminile prevale sull'appartenenza politica, e l'indignazione non manca di certo dal Pd, in particolare nella senatrice Anna Finocchiaro, che ha spiegato: “È intollerabile che in questo Paese non sia possibile evitare di rivolgere critiche ad una donna senza accompagnarle con epiteti volgari, discriminatori, sessisti. So bene che non è un caso, specie se le parole vengono da soggetti come Borghezio”.
In forte disaccordo con Borghezio anche Ivan Scalfarotto, del PD, che ha descritto l'europarlamentare con una definizione da far invidia a Wikipedia: “L"Homo Borghetius" è una specie selvatica che si vorrebbe estinta, ma che purtroppo continua a pascolare in talune zone remotissime e desolate della politica nostrana. Misogino e non addomesticato a nessun principio democratico, condivide con la iena ridens e l'avvoltoio l'attitudine ad attaccare soggetti in apparente difficoltà. In particolare se donne e soprattutto se protagoniste di battaglie di civiltà e di progresso”.
È evidente come avere una propria opinione, così come le proprie idee, sia più che legittimo, ma le offese, specie quelle nei confronti delle donne, dopo che si sono battute duramente per arrivare alla tanto desiderata parità dei sessi, sono solo uno sfogo inutile di rabbia e di male parole.