Parlamento: al via la campagna per rendere trasparenti i lavori nelle commissioni

Trasformare il Parlamento in "una casa di vetro", introducendo nelle Commissioni di Camera e Senato la votazione elettronica e l'obbligo della verbalizzazione stenografica.
E' l'obiettivo di una campagna lanciata dall'associazione Openpolis (http://www.openpolis.it/), che prende il via con un "tweet bombing" questa sera nella fascia oraria che va dalle 21 alle 23.
Chi aderisce dovrà scrivere messaggi di 140 caratteri con l'hashtag #ParlamentoCasadiVetro, nella speranza che, se saranno in molti a farlo, entri tra i cosiddetti "trending topics", ovvero tra gli argomenti più discussi della giornata.
Ma non finisce qui. Perché in realtà la campagna mira a coinvolgere anche il più popolare dei social network, Facebook, dove si chiede agli utenti di scrivere sulle bacheche dei parlamentari per invitarli ad aderire e di sostituire la propria immagine del profilo con la foto cover della campagna.
Infine, per chi non fosse utente né di Twitter né di Facebook, si sollecita l'utilizzo della posta elettronica per un "mail bombing".
La campagna ha già dato i primi frutti, con la sottoscrizione di 208 parlamentari. Queste le percentuali di adesione, a seconda del partito di appartenenza: 41% di Sel, 37% del M5S, 24% del Pd, 24% di Scelta Civica, 11% del Gruppo Misto, 11% Autonomie-Psi, l1% Lega, 5% Pdl.
Pochi i big che hanno aderito: tra chi ricopre incarichi importanti, la media scende dal 22% al 16%.
Dei 18 Ministri e sottosegretari che sono anche parlamentari hanno aderito solo in due, D'Alia e Bray, mentre tra i capigruppo ha accettato l'invito finora solo il coordinatore di Sel alla Camera, Gennaro Migliore.
I promotori, che hanno realizzato anche un apposito sito per diffondere e sostenere l'iniziativa (http://parlamentocasadivetro.openpolis.it/) dicono di essersi ispirati al discorso di insediamento pronunciato dalla presidente della Camera, Laura Boldrini, che aveva detto "Facciamo di  questa Camera la casa della buona politica... rendiamo il Parlamento e il nostro lavoro trasparenti".
Copiare gli scritti altrui non solo è vietato dalla legge, ma è indice di scarso senso etico. Se ti piace quello che ho scritto e lo vuoi riprodurre altrove, fallo pure, ma per favore cita la fonte.