L’ingorgo parlamentare, proprio nei giorni in cui dovrà insediarsi il nuovo governo, vede 5 decreti che scadono tra venerdì prossimo, 21 febbraio, e il venerdì successivo, 28. I primi a rischiare sono i cosiddetti Destinazione Italia (che contiene misure per il rilancio dell’economia) e Svuotacarceri, entrambi al Senato dopo il primo sì della Camera, entrambi in scadenza tra soli 5 giorni. Ed è proprio dallo Svuotacarceri (una risposta all’emergenza carceraria, dopo le ripetute sollecitazioni del Quirinale), che ripartirà oggi pomeriggio l’Aula di Palazzo Madama.
Montecitorio andrà invece avanti con il Milleproroghe, già varato dal Senato, che scade mercoledì 26. Il voto finale dovrebbe arrivare entro domani, anche se il Movimento 5 stelle promette battaglia, nel caso non fossero approvati i suoi emendamenti. E il 28, alla Camera, arriverà a scadenza il decreto, inviso alle opposizioni, che prevede il graduale stop al finanziamento pubblico ai partiti. Forse il provvedimento più in bilico, se si considera che l’impossibilità di porre la fiducia nel corso di una crisi di governo espone la maggioranza al rischio dell’ostruzionismo delle opposizioni. Sempre il 28, scade anche il decreto sugli enti locali, che domani sarà nell’Aula del Senato.
La riunione dei capigruppo che si terrà questo pomeriggio a Palazzo Madama potrà comunque decidere su eventuali accelerazioni o modifiche del calendario.
Marco Cecchini