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Parlamento Europeo: chi guadagna e chi perde

Da Openblog

Rispetto le scorse elezioni, tutti i Partiti più grandi ed pro-Europa perdono seggi. Popolari, socialisti, liberali e verdi tutti in “rosso”. Cresce il fronte Euro-scettico e critico di Bruxelles, grosso balzo della sinistra grazie a Tsipras.

Nella prima seduta del Parlamento Europeo sono stati ufficializzati i gruppi politici dopo che anche le ultime delegazioni nazionali hanno completato le procedure di adesione. Pertanto possiamo confrontare la loro consistenza attuale con quella della scorsa Legislatura a seguito delle elezioni nel 2009. 

Il nuovo Parlamento Europeo innanzitutto ha un numero ridotto di Deputati rispetto la scorsa Legislatura, per un totale di 751 membri. Il primo dato significativo è che i tre gruppi più grandi dopo le elezioni del 2009 (Popolari, Socialisti e Liberali) sono tutti in forte calo. Il Ppe ha segnato una perdita del 19,34%, i socialisti di Schulz -2,05% e i liberali di Alde hanno perso ben il 20,24% dei seggi. Per completare l’elenco delle perdite dei gruppi europeisti, i Verdi entrano nel nuovo Parlamento con un deficit del 13,79% rispetto al 2009.

Se le famiglie europee storiche sono tutte in difficoltà, quelle Euro-scettiche e critiche nei confronti di Bruxelles sono tutte in fore crescita. I Non Iscritti aumentano del 62,50%, il gruppo di Farage con l’aggiunta del M5S cresce del 54,84%, la Sinistra di Tsipras sale del 48,57% e i Conservatori e Riformisti Europei segnano un surplus del 22,81%.

1 solo gruppo al Parlamento Europeo è formato da delegazioni provenienti da tutti i 28 Paesi UE, quello dei Socialisti&Democratici. Segue il Partito Popolare Europeo con rappresentanti da 27 Nazioni. Infatti da quando i Conservatori di Cameron hanno deciso di uscirne, il Ppe non è più riuscito ad essere presente in Gran Bretagna. Meno diffusi in Europa Alde in 21 Paesi, Verdi in 17, Ecr in 15, Gue in 14 e Efd in 7.

Gruppi Europei: Elezioni 2014 vs. Elezioni 2009

Per approfondimenti:

 


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