Se leggiamo i risultati di ricerche e indagini pedagogiche svolte di recente intorno al tema del rapporto tra giovani e la famiglia, notiamo come l'ambiente familiare seguita ad avere (come in passato) un posto di rilievo nella gerarchia dei valori.
Detto ciò, bisogna concentrarsi ora sul perché oggi il mondo giovanile vive in uno stato di forte disagio, e una crisi delle figure genitoriali, che sono in difficoltà di fronte a questa situazione.
I giovani hanno bisogno di genitori che li ascolti veramente, e che non li giudichino. Essi hanno bisogno di essere accolti e di essere coinvolti nella costruzione di un progetto di vita che parta dai genitori, che trasmettono valori, che danno regole, che sono esempio di vita per i figli; ma che non sia un progetto costruito solo dall’adulto. Bisogna pensare che anche i figli hanno una storia propria, legata a un contesto specifico che non può, e non deve, essere paragonata a quella dei genitori, ne di nessun altro.
Infatti, una delle difficoltà più grandi per gli adolescenti è proprio quella di trovare un canale di comunicazione con la famiglia, ma anche di riuscire a sviluppare un personale senso d’identità, dovuta soprattutto a causa delle continue sfide e incertezze della società odierna.
Quello del dialogo in famiglia, oggi in profonda crisi, è il tema che affronto nel mio saggio "Conflitto tra genitori e figli, La crisi del dialogo nella famiglia contemporanea".
Esistono poi difficoltà relazionali, che spaziano in molti ambiti della sfera affettiva. I giovani risultano essere insicuri nei loro rapporti, vittime di una fragilità che anche lo sviluppo delle relazioni virtuali, che troviamo oggi in un mondo in cui a farla da padrone sono internet, sms, facebook, second life, ecc.; queste realtà non sono di aiuto al superamento della fragilità dei giovani. Molti ragazzi, infatti, vivono oggi la realtà del mondo virtuale come se fosse il mondo reale e perciò molto spesso si produce un distacco del giovane dalla realtà. Un fenomeno molto pericoloso.
Per queste ragioni è importante che i genitori si mettano in gioco concretamente, cercando vere occasioni di confronto con i figli adolescenti, cosa da cui non si può prescindere per un corretto percorso di crescita.
Infatti se si ascoltano davvero i propri figli, è difficile non riconoscerne le problematiche. Anche se dire ciò può sembrare un qualcosa di scontato, in realtà non lo è.
I ragazzi sono molto cauti, e difficilmente si aprono e se intravedono anche un minimo cenno di chiusura da parte del genitore, essi possono facilmente arrivare ad isolarsi per sempre. Qualcosa da evitare, perché può portare a problemi più grandi, che invece potrebbero essere evitati da una solida capacità di dialogo e da un’attenzione vigile. La costruzione di un rapporto comunicativo di qualità, all'interno dell'ambiente familiare, è sinonimo di prevenzione di quel malessere che viene definito come disagio giovanile.