L’attenzione è catalizzata dall’election day di domenica scorsa, e dai risultati di Francia, Grecia e,ovviamente, Italia. A Genova viene ferito gravemente ad una gamba un manager di Ansaldo Nucleare. Monti deve rispondere alla sua coscienza.Venerdì è il giorno della minaccia tedesca ad Atene: l’Euro va avanti anche senza la Grecia e Passera, finalmente, si accorge del clima sociale un po’ teso, come notato sabato dalla Cancellieri e dalla Severino.
Quello che non avremmo mai voluto scrivere, è accaduto. Dalle minacce, la protesta passa ai fatti. Adesso, nelle strade si spara e a farne le spese sono i manager delle società strategiche, come Ansaldo Nucleare. Un attentato, probabilmente di matrice terroristica, scuote le coscienze degli italiani e finalmente nel governo si prende atto dell’emergenza sociale che potrebbe portare il paese al disastro. E’ Passera che finalmente scopre l’acqua calda, parla di pericolo per la tenuta sociale, tesi confermata dagli scontri di piazza che hanno animato la protesta contro Equitalia, società dello stato difesa a spada tratta da Paola Severino, una abituata a difendere chi fa il lavoro sporco. Anche la Cancellieri sfoga le sue manie di grandezza e dice che “lo stato siamo noi”. Chi fossero quei noi, stiamo ancora cercando di capirlo.
Intanto però sono i risultati delle elezioni a tenere banco: in Francia Hollande è una ventata di rinnovamento, in Germania la Merkel perde nello Schleswig Holstein, in Grecia c’è una situazione di assoluta ingovernabilità che vede protagoniste le ali estreme degli schieramenti. Alba Dorata, movimento neonazista, conquista seggi in parlamento. La loro conferenza stampa è un assurdo spettacolo che non rende giustizia alla patria della cultura classica.
Le elezioni italiane hanno messo in luce diversi concetti: la politica, quella che conoscevamo, è morta. Berlusconi farnetica al suo modo, dice che il PdL è al 28%, sommando i voti di tutti i candidati, di tutte le liste, di tutte le liste civiche apparentate e aggiungendoci anche un paio di figurine di Pizzaballa, più l’introvabile Pollon al Colosseo. La Lega le ha prese di santa ragione, solo Tosi rimane a galla. Fini è scomparso recentemente, ne danno affranti la notizia quelli che ancora credevano in un terzo polo possibile. Grillo se la ride sotto ai baffi, è un leader, un capo popolo che non manda i ragazzi in tv per evitare che vengano sbranati dal circo mediatico. Napolitano non ne riconosce il successo: non ha sentito il boom il presidente. Gli ho inviato personalmente un amplifon per permettergli di sintonizzare meglio l’ormai attempato cervello sulle nuove modalità di espressione del consenso politico.
Monti dal canto suo inizia ad avere problemi di coscienza. Comincia ad indispettirsi per i continui riferimenti ai suicidi da crisi, quando si parla del suo operato. Nascondere la testa sotto terra non servirà: c’è un dissenso di fondo al governo dei banchieri, ed è ora che si lasciasse spazio agli italiani di scegliere da chi vogliono essere governati.
E da Berlino arriva un monito alla Grecia: l’Euro andrà avanti anche senza di voi. Ma Schaeuble ne è proprio convinto? Non sa che la caduta di Atene produrrà un effetto domino in grado di compromettere la stabilità finanziaria di tutto il vecchio continente?
Vedremo…