Per adeguarsi alle fasce di utenti che compiono scelte selettive in campo alimentare le aziende si adeguano.
Quindi dopo la bistecca vegana inventata dai creatori di Twitter, anche il formaggio diventa amico delle diete green, così è nato il parmigiano per vegetariani, il Verdiano, che, non utilizza caglio animale bensì vegetale. La produzione di questo particolare formaggio è destinata non solo ai vegetariani, ma in realtà, la nicchia maggiore di acquirenti è costituita dai consumatori di paesi come l’India, dove per ragioni etiche e religiose non si consumano formaggi stagionati per la presenza di caglio animale. Per i mercati strettamente religiosi – come quello islamico, il Verdiano si classifica come cibo “halal“, ovvero lecito.L’idea è nata una decina di anni nel caseificio Pongennaro di Soragna, che detiene il brevetto insieme all'Università degli studi di Parma e che, dopo la sperimentazione, ha deciso di mettersi sul mercato con il nuovo prodotto il cui nome contiene anche un omaggio a Giuseppe Verdi.
Ma come si produce un formaggio stagionato tramite metodologie vegetali? L’unico elemento di divergenza dalle normali forme in commercio è proprio il caglio verde, per il resto la stagionatura avviene in modo identico al famoso Parmigiano Reggiano. Non è però l’unico esemplare con caglio vegetale in circolazione: in provincia di Cuneo si produce il Gran Kinara, a Vicenza il Pasta Dura e in Repubblica Ceca il Gran Moravia.
Chi lo ha assaggiato giura che il Verdiano è del tutto simile al Parmigiano prodotto con il metodo tradizionale, ma allora cos’è quel lampo di incredulo scetticismo nello sguardo di Giuseppe Verdi?