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Parole poche

Da Nuvolesparsetraledita

Parole poche

Hai poche parole, in questi giorni, dentro di te. Poche parole da condividere, pochissime da lanciare fra le nuvole basse, colme di pioggia, nella sera lunga di metà settembre che è stasera.

L’autunno non è che un presagio, ancora, è un sogno che pare lontano;  però è già nell’aria che ti figuri immota, senza parole anche lei – forse stanca della lunga estate torrida – per raccontarti il tempo che scorre. Si scurisce più in fretta il cielo, ormai, si allungano a ditate grigie le nuvole verso Liguria, e coprono le stelle.

Non sai se è un momento passeggero: sono davvero tanti i pensieri che in questi giorni ti affollano la mente e non ti lasciano il respiro lungo del racconto. Vi sono impegni, discussioni: l’atto del consolare, il rincuorare, il dare fiducia a chi non ne ha più; c’è dentro di te tristezza e malinconia, fugace gioia passeggera che quasi ti vergogni di provare, voglia di urlare e di bestemmiare. Sono poca cosa però, i tuoi momenti, se li raffronti a quel che d’altro accade intorno,  così alzi la testa e vai avanti:  consoli, rincuori, discuti, urli e bestemmi, poi ti quieti e dormi.

L’autunno è questa sera lenta, con Ice che in bagno si fa i boccoli dopo essersi lavata i capelli scurissimi e si mostra vestita di nero, splendente di giovinezza e di attesa; è Lalolle che inguaina con i collant da sirena le lunghe gambe snelle e getta all’indietro i ricci di quel colore che non sai, che è solo un poco il tuo.

Hai poche parole, in questi giorni, dentro di te. Hai progetti e storie da finire, nuovi incontri che intravedi a malapena  e che ancora non conosci, in questa sera lunga di inizio settembre.

Togli le foglie secche dal vaso di fiori sul cassettone, spolveri il legno antico e ti guardi nello specchio dorato che hai davanti.

Forse di parole sei piena, ma sono amare, meglio tenerle dentro.

Parole poche

Dipinti di Mary Cassatt

In questa notte d’autunno

In questa notte d’autunno
sono pieno delle tue parole
parole eterne come il tempo
come la materia
parole pesanti come la mano
scintillanti come le stelle.
Dalla tua testa dalla tua carne
dal tuo cuore
mi sono giunte le tue parole
le tue parole cariche di te
le tue parole, madre
le tue parole, amore
le tue parole, amica
Erano tristi, amare
erano allegre, piene di speranza
erano coraggiose, eroiche
le tue parole
erano uomini.

Nazim Hikmet


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