Parolisi-Rea, una storia d’amore e crimine? No, una normalissima coppia dell’Italia un pò “antica”.La coppia che scoppia e, come troppo spesso accade in alcune zone di Italia sono i genitori di lei a chiedere di “seppellire il tutto”. Correva la calda estate del 2009 Melania Rea, incinta, va a vivere a casa dei suoi, a Vesuviana, a casa di mamma e papà, perchè come molte giovanissime voleva passare gli ultimi in attesa della nascita della figlia. Capita spesso, specialmente alle giovani donne del sud. E il marito? Il marito lavora! E Salvatore resterà solo ad Ascoli. Inizia così un periodo si singletudine particolare. Frequenta in segreto una soldatessa della caserma Clementi dove svolge l’attività di istruttore: Ludovica Perrone. Bionda, bella avvenente e di ottima famiglia. L’opposto di Carmela Melania che è bruna mediterranea, ben tornita, un po’ naif. Il flirt si trasforma in amore travolgente. In autunno nasce Vittoria, la primogenita di Salvatore e Melania. La consorte del caporalmaggiore è tornata con la bimba nella casa di Folignano. Scopre la relazione clandestina del marito. Melania è una donna del sud, non può sopportare il tradimento. Racconto qualcosa all’amica, ma non troppo. Corre dalla madre ne parla. Cerca Salvatore e racconta, Melania si sfoga. Salvatore minimizza, una storia temporanea, lui per oltre sei mesi era stato solo. Melania ci crede, gli chiede di chiudere. Lui divaga, almeno sembra cosi. ma chi sbaglia non è Salvatore e manco Melania. I Rea sembra intentino un processo familiare, cosa ancora troppo tipica per il sud. Le corna sono infamia e le infamie si coprono. E poi Melania è giovane non può mica avere un fallimento. Parolisi capisce tutto, accoglie il messaggio della famiglia Rea. E poi però? Cosa succede?
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