Portici. Durante la notte tra sabato 31 ottobre e domenica 1 novembre, nella chiesa Maria Santissima della salute, a via Verdi, Bellavista, ci sarà una preghiera speciale: quella per allontanare gli spiriti maligni e le presenze negative chiamate, in terra, dal festeggiamento di Halloween. Ad organizzarla Gianluca Coppola, il giovane viceparroco di Portici; in effetti, ogni fine settimana il prete in questione organizza l’adorazione notturna, la quale, quest’anno coincide proprio con la notte che precede il giorno che commemora i santi.
«Sarà una festa a favore della luce. Halloween è la festa delle tenebre, il padre delle tenebre e della menzogna è il demonio e noi vogliamo, invece, festeggiare la luce che illumina i santi della storia» spiega il parroco al Il Mattino; La preghiera, che avrà la forma di adorazione eucaristica, servirà a chiedere a Dio l’intervento sulle forze oscure che investono alcuni animi: “(…) ogni uomo è ciò che crede e che chi adora fantasmi e streghe presto diventerà come loro. Noi, invece, vogliamo restare con Gesù Cristo» continua Coppola, invitando i fedeli a partecipare all’iniziativa prevista alle 20 e 30.
Ma non è tutto. In contrapposizione ai travestimenti consueti della festa anglosassone, il prete ha chiesto ai genitori dei bambini partecipanti, i quali appartengono al gruppo di catechismo della chiesa, di vestire i loro figli da Santi: “(…) so già che qualcuno si vestirà da Giovanni Paolo II, ma sono sicuro che non mancheranno Francesco d’Assisi e san Pietro apostolo. Ovviamente, visto che siamo a Portici, prevedo che più di un bambino verrà vestito da san Ciro».
Purtroppo, molte volte, la distorsione delle informazioni diventa pericolosa: la festa di Halloween, che ha radici anglosassoni e non statunitensi come molti pensano, rappresenta il saluto che i morti fanno ai vivi, varcando la frontiera che si apre quella notte tra i due mondi: gli spiriti dei nostri cari defunti non rappresentano forza maligne ed oscure. Probabilmente, non essendo una festa cattolica, i nostri ferventi credenti non riescono ad accettare questa contaminazione culturale, additandola e creando diffidenza in giovani animi, quelli dei bambini coinvolti, che incontrando i loro coetanei per strada, li assoceranno a figure negative, culturalmente opposte.