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Parrucchieri senza musica

Creato il 18 dicembre 2010 da Stefano24

Avete cercato su googleparrucchieri Trento” ma i risultati vi hanno portato in un salone senza il solito sottofondo musicale che solitamente accompagna i movimenti delle forbici? Probabilmente si tratta di un’adesione allo “sciopero della musica”! Infatti di recente alcuni parrucchieri di Strasburgo, nella zona est della Francia, hanno spento le radio in seguito all’annuncio dei politici di una maxi tassa sul copywright. Con i numerosi tagli nella cultura italiana dobbiamo aspettarci una protesta simile anche da noi?

In diversi saloni della città di Strasburgo le radio sono state spente simbolicamente in giornata, per protestare contro l'aumento di piu' del doppio della tassa per i diritti di diffusione che si paga agli artisti ed ai produttori. A scatenare la rabbia dei negozianti è stata la notizia che la tassa, fino ad ora fissata al 18% dei diritti d'autore, passerebbe quest’anno al 35,75%, per poi arrivare al 65% in tre anni. Il che vuol dire che quest’anno qualsiasi negoziante dovrà pagare  circa 157 euro contro i 63 del 2009, secondo quanto riferito dalla Confederazione Generale delle Piccole e Medie Imprese.

Ma la protesta non coinvolge solo i saloni dei parrucchieri; nel mirino di questa possibile nuova imposta ci sono negozi di ogni genere: ristoranti, bar, caffè, centri commerciali, addirittura aeroporti. La notizia, tuttavia, non è stata accolta nel silenzio, tutt'altro. I titolari dei pubblici esercizi francesi hanno infatti minacciato uno sciopero più lungo se venisse confermato l'arrivo di questo fardello sulla riproduzione musicale. Da applicare in quale modo? Semplice: spegnendo tutto, affidandosi al silenzio assoluto; ed in parecchie circostanze la differenza si sente, eccome!


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