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Parte la sfida di Google a Facebook: la minaccia alla libertà di internet si fa più concreta

Da Nineteeneightyfour
Parte la sfida di Google a Facebook: oramai anche in televisione pubblicizzano il nuovo social network del motore di ricerca, Google plus. Google, il primo sito mondiale per visualizzazioni si sente profondamente minacciato dall'avanzata di Facebook, secondo nella classifica.  E' partita la sfida per l'egemonia dei media dominanti di domani(o di oggi?), e questa non è certo una bella situazione. Internet fino ad ora è rimasto sostanzialmente libero perché i grandi capitali non ne hanno ancora capito le potenzialità, o ancora non le stanno sfruttando, soprattutto in Italia(ma non giurerei sul fatto che questo fenomeno non si sia già messo in moto, anzi). Il rapporto tra il piccolo blogger di turno rispetto ai grandi siti diventerà(o è già diventato)uguale a quello tra le televisioni locali e quelle nazionali, anche se chiaramente rimarrà sempre un margine d'azione superiore per l'auto-organizzazione e l'informazione dal basso,  rispetto all'epoca televisiva(per la facilità di creare il proprio mezzo e scambiare informazioni), ma sarà sempre una goccia nel mare rispetto  ai grandi colossi, visto che nel mondo dell'informazione vige la regola "se nessuno ti legge e come se non hai scritto nulla". Per non parlare poi della miriade di informazioni sbagliate che girano, già ora, su internet,che molto spesso hanno una diffusione virale superiore a quelle supportate dalla realtà, creando una gran confusione, assuefazione rispetto alle ingiustizie, distoglie le persone dai veri problemi, e lascia al lettore l'impressione di essere informato quando informato non è.  Internet fa anche da valvola di sfogo al dissenso(ma da anche la possibilità di organizzarlo se veramente chi lo compone è capace e deciso). La maggioranza crede che basta la condivisione di una notizia o di un pensiero per aver espresso con decisione la propria opposizione, quando al massimo è stato letto dai 5 amici con cui prende una birra tutti i week-end.Internet è un settore che per sua natura porta alla concentrazione di capitali, ad alleanze tra colossi e fusioni(esempio Google e Youtube). Inoltre, Google, Facebook e Youtube(posseduta dalla società Google.inc)e Yahoo coprono la maggior parte del traffico. Non siamo ai livelli dell'egemonia di Berlusconi, ma poco ci manca. Basterebbe un'incontro tra una ventina di persone per avviare una campagna informativa veramente efficace su internet che possa influenzare notevolmente l'opinione pubblica, in un paese in cui internet sia diffuso tra la popolazione. Una campagna d'opinione che oltretutto sarebbe marchiato con il bollino "verità" perché proveniente da un mezzo d'informazione che la maggioranza crede libero, ma libero non è.L'unico modo per risolvere la situazione è creare adesso una rete di blogger più estesa possibile, un organizzazione NO PROFIT, solida e duratura, che verifichi le notizie, le faccia girare e che si organizzi politicamente e orizzontalmente al di fuori della rete, partendo da un iniziativa dal basso e rifiutando categoricamente la politica rappresentativa e qualsiasi altro aspetto dell'ideologia dominante. Nessuno dei più interessanti fenomeni nati su internet in Italia, il Fatto Quotidiano, il Popolo Viola(da distinguere dalla Rete Viola), il M5S e Il blog di Grillo(non sono proprio la stessa cosa), ha queste caratteristiche.Parte la sfida di Google a Facebook: la minaccia alla libertà di internet si fa più concreta

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