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Parte volontario con la Caritas, ma porta “a titolo personale” la sua divisa da vigile urbano

Creato il 02 giugno 2012 da Cremonademocratica @paolozignani
Anche l’agente della polizia municipale di Cremona Giovanni Gaia si è recato con la Caritas per dare aiuto aiGiovanni Gaia, stavolta senza divisaterremotati. Curiosamente, ma per un motivo non da trascurare, veste la sua divisa di agente, da vigile. Un modo per dimostrare la vicinanza del corpo dei vigili di Cremona a chi ha bisogno. Il vigile infatti da tempo ha iniziato a cambiare immagine, a farsi più prossimo ai cittadini per aiutare, per prevenire, più che per reprimere. In molti Comuni, forse tutti, sono stati avviati da anni progetti che rinnovano l’immagine del vigile. Ma questa iniziativa, per quanto personale, dà una svolta. Vigile sì, sempre, ma umanitario. E allora una divisa accanto ai volontari non è stonata. Anche Gaia è volontario e si è mosso a titolo personale. Ha chiesto al suo comandante, Germanà Ballarino, di essere comandato in servizio tra i terremotati. La risposta è stata no, il Comune non ha questi programmi. E lui è partito lo stesso, subito, a titolo personale e con la Caritas.Che ha lavorato, eccome. Una nota della diocesi fa il punto al 30 maggio.Ventuno tende e 100 letti, con reti, materassi e guanciali: questi i materiali, per una cifra complessiva di oltre 20mila euro, consegnati nella giornata di mercoledì 30 maggio dalla Caritas Cremonese alle popolazioni terremotate del Mantovano e del Modenese. Si tratta del primo intervento messo in atto nelle zone colpite dal sisma da una delle Caritas lombarde, di concerto con la Caritas Italiana e la delegazione regionale.p.z. 0.000000 0.000000

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