Non sono mai stata una grande fan delle agenzie di viaggio, né dei viaggi organizzati. Punto primo: l’organizzazione fai-da-te favorisce il risparmio. Punto secondo: se in viaggio ci vado io, mi sembra quanto meno il minimo che (a) la destinazione la scelgo io, (b) l’itinerario lo definisco io, (c) il budget lo decido io e (d) cosa vedere/fare e in quanto tempo lo pianifico io, grazie. Certo, affidarsi a un’agenzia di viaggio per organizzare una vacanza consente comunque di (a) scegliere, (b) definire, (c) decidere e (d) pianificare il viaggio; ma avendo del tempo a disposizione e gli strumenti per navigare in rete, solitamente preferisco saltare l’intermediario.
A parte per un primissimo viaggio in Irlanda – per il quale mi sono rivolta a un’agenzia per l’acquisto del biglietto aereo e il noleggio di un’auto in loco, per tutti gli altri viaggi mi sono sempre arrangiata da sola. Poi, quasi di punto in bianco, la decisione di ricorrere a un’agenzia viaggi. Per farla breve, durante l’estate del 2014 il mio periodo di ferie non coincideva con quello delle mie solite compagne di avventura. Però io non volevo rinunciare al viaggio che solitamente caratterizza le ferie estive, anche se l’idea di mettermi a organizzare da sola una vacanza che avrei fatto senza amiche non mi entusiasmava per niente. La soluzione? Partire da sola, senza viaggiare da sola.
Ecco servita, quindi, la scelta di partecipare a un viaggio organizzato; scelta che mi ha portato direttamente ad entrare in diverse agenzie di viaggio per valutare le varie proposte. Nella selezione mi sono concentrata prevalentemente sul rispetto del budget che avevo fissato, prima ancora di fantasticare su destinazioni che sarebbero risultate troppo dispendiose. Infatti, se partecipi da solo/a ad un viaggio organizzato, devi sempre tenere conto del fatto che la quota di viaggio è maggiorata del “supplemento camera singola” :-( E allora via subito i cataloghi delle agenzie troppo care per le mie tasche e massima concentrazione sui cataloghi contenenti proposte dai prezzi un po’ più contenuti.Sulla scelta della destinazione devi essere pronto a scendere a patti, se vuoi partire con un viaggio organizzato. Nel mio caso, identificate 4-5 mete che allineando budget e interesse personale potevano fare al caso mio, sono stata costretta a scartarle tutte per due semplici motivi, tra loro alternativi o comunque complementari:
- numero minimo di partecipanti non raggiunto – e di conseguenza viaggio non organizzato – per la settimana di mio interesse;
- quota massima di partecipanti single già raggiunta per i viaggi di mio interesse (che poi non capisco perché, nonostante il supplemento che paghi si chiami camera “singola”, se tu necessiti di una camera doppia uso singola per l’organizzatore diventi in automatico il partecipante single…).
Cosa ti resta, quindi? Ah sì, puoi scegliere tra quelle proposte di viaggio in cui il numero minimo di partecipanti è già stato raggiunto, senza che ci siano troppi partecipanti singoli già confermati. Il concetto mi pare chiaro, no? Quasi inevitabilmente finisci per prendere in considerazione una meta che non ti era mai nemmeno passata per l’anticamera del cervello :-) E’ così che io sono finita, nell’agosto del 2014, in Normandia e Bretagna. In pullman.
Inutile poi dire che quando partecipi a un viaggio organizzato aderisci a tutto il pacchetto in programma, accettandolo così com’è. Non hai possibilità alcuna di influire sul cosa c’è da fare/vedere nella zona, né sul quando sia meglio fare/vedere qualcosa. Se il programma prevede del tempo libero sei più che autorizzato a trascorrere quel tempo come meglio ti aggrada, altrimenti il cosa/dove/quando è stabilito a priori e va rispettato.Il gruppo a Mont Saint Michel
Se poi non te ne può fregare di meno di visitare l’ennesima chiesa e preferisci gironzolare per le vie del centro, puoi sempre abbandonare il gruppo per una mezz’oretta e farti un giro per i fatti tuoi, ma mi raccomando: assicurati di sapere sempre con certezza da dove e a che ora ripartirà il gruppo e fatti trovare lì in orario! Non è bello, per il resto del gruppo, doverti aspettare – e magari subire ritardi sulla tabella di marcia – solo perché tu hai deciso di farti una mezz’oretta di fatti tuoi. Sei sempre partito con un viaggio organizzato, ricordi?
Se sei un amante dei viaggi slow forse un viaggio organizzato non è proprio l’ideale per te; quasi tutti, infatti, prevedono dei programmi belli tosti, con tante attività diverse concentrate in poco tempo. Ma non è un’esperienza che sconsiglierei di fare in assoluto. Non per forza si deve essere tutti in grado di organizzarsi viaggi fai-da-te o low cost e anche demandando a qualcun altro la pianificazione delle proprie attività in vacanza si può comunque incappare in belle esperienze di viaggio. Basta non partire prevenuti, mantenere il rispetto per gli altri e accettare che qualche inconveniente può capitare anche in un viaggio organizzato; il resto vien da sé.
Il gruppo a Caen
Io non sono rimasta affatto delusa della mia esperienza francese. Ho visitato dei posti meravigliosi avvalendomi di guide turistiche locali, ho conosciuto tanta bella gente e ho avuto modo di ritagliarmi dei momenti per stare da sola anche se non ho viaggiato da sola. Concluso il viaggio, ho pure conservato i cataloghi consultati prima di partire… per prenotare i prossimi viaggi, in caso mi capiti di voler ripetere l’esperienza ;-)
Se ti stuzzica l’idea e nel 2015 vuoi partire anche tu con un viaggio organizzato, inizia a tenere d’occhio il sito dell’Agenzia di Viaggi Davani. Il ventaglio delle proposte è vario e variegato e rispetto ad altre compagnie/agenzie il rapporto qualità/prezzo è davvero buono, “supplemento camera singola” incluso ;-)