Magazine Italiani nel Mondo
Dicono che partire è un po' morire, e te lo dicono con l'aria saggia, come se a ripetere un detto popolare ci si inietti una dose d'autostima ed infatti il problema è proprio quello: la mancanza di controlli antidoping. Ché se partire è un po' morire, si tornerà indietro solo come zombie, pensi, e invece si torna spesso col sorriso, che pure senza vittorie l'estero è comunque un'esperienza che rimane, per capire meglio te e anche da dove vieni (vedi che ne sa dell'Italia chi conosce solo l'Italia?). Ché se partire è un po' morire, allora tu sei morto, quel giorno lì, mentre l'aereo ti portava lontano dicono ci si senta sempre più leggeri una volta seduti, con le valigie al loro posto e le trafile dell'aeroporto già alle spalle, ma soltanto perché le bilance di Ryanair non pesano anche i pensieri, perché altrimenti avresti dovuto lasciare la testa all'imbarco e negoziare le incertezze alla cassa. E se anche fossi morto, quel giorno lì, allora vuol dire che poi sei rinato, altrove, eccome: alla prima nascita abbiamo tutti pianto appena usciti da quel posto lì materno e al contatto col mondo uno schiaffetto del medico ha controllato subito le nostre lacrime; alla seconda nascita, quella altrove, avrai invece urlato, ma di gioia, per quante emozioni t'hanno preso a schiaffi, di nuovo, non sul culetto ma in pieno viso, nel positivo come nel negativo, per controllare subito se eri vivo.
Poi però leggi le ultime righe di Stefano ed eccolo lì, di nuovo e di nuovo, il problema dell'emigrante, perché Stefano aveva iniziato un progetto con il suo blog, quello di raccogliere le esperienze degli altri informatici all'estero ed aiutare gli altri interessati ad aggiungersi alla cerchia degli informatici migratori eppoi all'improvviso qualcosa è cambiato. Non sta a nessuno giudicare quale sia la scelta migliore, visto che ciascuno ha i propri compromessi personali, la propria bilancia su cui pesare i propri umori e risolvere la propria equazione di felicità, ma se andare all'estero non regala quel benessere che si inseguiva, allora partire è sì un po' morire ma a tornare non sarà certo uno zombie, che uno zombie ride poco, ha memoria corta e non insegue un sogno, noi invece siam flessibili e allora ben venga anche il ritorno se ci aiuta a ritrovare il sorriso. E in bocca al lupo Stefano.
Possono interessarti anche questi articoli :
-
EcoFesta Sociale 2015: la grande sagra della Riviera Ligure
A Sciarborasca, nell’entroterra di Cogoleto (Ge), dal 3 all’11 luglio, organizzata dalla Croce Oro Sciarborasca, prende il via una delle sagre più attese della... Leggere il seguito
Da Yellowflate
VIAGGI -
Griglie Roventi festeggia “La Decima” col pesce
Griglie Roventi è il campionato di barbeque che si svolge a Jesolo e compie 10 anni: dal 2006 oltre 3100 i partecipanti e 200 mila spettatori. Leggere il seguito
Da Viaggiarenews
VIAGGI -
Venezia: il 5 settembre parte la Winx Fairy Cruise
Rainbow, la content company di Iginio Straffi, nota in tutto il mondo per le sue produzioni animate e multimediali, e MSC Crociere, compagnia di crociere... Leggere il seguito
Da Yellowflate
VIAGGI -
Un itinerario alla scoperta dei castelli della Baviera sulle orme di Ludwig II
Dici castelli della Baviera e subito la tua immaginazione vola alle fiabe di Walt Disney con tanto di principesse e cavalieri a seguito. Come dare torto? Leggere il seguito
Da Pizzo76
VIAGGI -
Valladolid
1 giugno 2015 La città di Valladolid, nonostante la sua rilevante importanza socio-politica (è il capoluogo della regione della Castiglia y Leon) e storica (è... Leggere il seguito
Da Alessio Sebastianelli
VIAGGI -
Venerdì 3 luglio, festa della Riviera Romagnola e Marchigiana – Notte Rosa
Edizione numero dieci per il Capodanno dell’Estate Italiana che venerdì 3 luglio, all’insegna del claim “I’mpossible. Solo qui tutto è possibile. Leggere il seguito
Da Viaggiarenews
VIAGGI