Dopo il Pasolini di Abel Ferrara, sono in arrivo altri due film sull’ultimo scampolo di vita del grande scrittore e regista bolognese. I film in questione sono La macchinazione di David Grieco, sugli ultimi tre mesi di vita di PPP, e quello che è già etichettato come il “film che nessuno vuole” ma tutti dovrebbero vedere, ovvero Pasolini – La verità nascosta di Federico Bruno. Due film importanti che all’alba dei quarant’anni dalla morte di Pasolini (era il 2 novembre 1975), cercano di fare luce su uno dei più cupi misteri italiani.
La macchinazione vede alla regia David Grieco, che esordì nel 2004 con lo sconvolgente Evilenko dove Malcolm McDowell interpretava il “mostro di Rostov”, Andrei Romanovic Cikatilo, che negli anni Ottanta uccise e mangiò 52 bambini. Giornalista, scrittore, sceneggiatore, David Grieco è stato assistente alla regia proprio di Pier Paolo Pasolini. Grieco fu il primo a giungere sul luogo del delitto all’Idroscalo di Ostia insieme al medico legale Faustino Durante e a lui la famiglia chiese di scrivere la memoria di parte civile del primo processo per l’omicidio. E’ quindi il regista più accreditato per dirigere un film sull’amico e maestro Pasolini. La macchinazione si concentra sugli ultimi tre mesi di vita di Pasolini, sul suo rapporto con il giovane ragazzo di vita Pino Pelosi, sul complicato montaggio di Salò o le 120 Giornate di Sodoma, su come il furto del negativo di Salò fu l’inizio della fine per PPP. La macchinazione cerca di ricostruire la verità sepolta sotto tante verità, di chi dice che l’assassino fu Pino Pelosi, chi la Banda della Magliana, chi altri ancora.
Ad interpretare Pier Paolo Pasolini sarà Massimo Ranieri. E non è un caso. Come ricorda Grieco: “Pochi mesi prima di morire, Pier Paolo si trovò seduto accanto a Massimo Ranieri prima di una partita di calcio. Lo guardò intensamente e gli disse: “Sai che è proprio vero che tu ed io ci somigliamo molto?””. Nel cast anche Libero De Rienzo, Roberto Citran, Milena Vukotic.
L’altro grande film che farà scandalo è Pasolini – La verità nascosta di Federico Bruno, pellicola che ricostruisce l’ultimo anno di vita dell’intellettuale. Come ricorda affaritaliani.it, Bruno ha visionato per tre anni una miriade di documenti sull’omicidio Pasolini, ha cercato di ricostruire filologicamente quanto accaduto, ha rintracciato alcuni testimoni oculari di quei mesi agitati. Ma il “sistema cinema” ha paura del suo film e gli rema contro. Bruno ha ottenuto solo un piccolo finanziamento dalla Regione (22mila euro) due anni dopo la fine delle riprese. E’ sufficiente dire che per completare il film ha dovuto vendere un appartamento. Ma distributori e festival lo rifiutano e ignorano, così che ad ora il suo film è destinato al silenzio. Ci auguriamo che la situazione possa sbloccarsi quanto prima.
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