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"Pasolini e la pedagogia", due giorni di convegno del Centro Studi Pasolini di Casarsa

Creato il 21 novembre 2013 da Gaetano61
Pasolini con i suoi allievi (foto tratta dal sito www.centrostudipierpaolopasolinicasarsa.it)
Il rapporto tra “Pasolini e la pedagogia” è il tema della "due giorni" di convegno che il Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa ha organizzato nei giorni venerdì 22 e sabato 23 novembre, presso il Teatro Pasolini di Casarsa
Come si legge nella presentazione del convegno, curato dal direttore Angela Felice e dal Comitato Scientifico del Centro, «l’argomento di indagine [...] pare decisivo per cogliere la personalità, il pensiero e la creatività di Pasolini, che già in Friuli, dove fu definito maestro “mirabile”, animò geniali esperimenti didattici alternativi, sia nella libera “scuoletta” di Versuta che nelle aule delle medie pubbliche di Valvasone. Ma anche dopo l’abbandono forzato della piccola patria, il didatta Pasolini fu sempre in prima linea, nel fuoco di una militanza pedagogica tanto dolcemente amorosa verso il popolo e i suoi giovani figli, quanto implacabilmente violenta contro la borghesia neocapitalistica, imputata dell’imposizione totalitaria di modelli mercantili ed edonistici».
Tra i relatori del convegno ci sarà Enzo Golino, che definì Pasolini un “pedagogo di massa”, e a cui si deve nel 1985 un primo studio sulla vocazione educativa del poeta. Con Enzo Golino, saranno a Casarsa pedagogisti, italianisti e uomini di scuola, che interverrano in due sessioni di lavoro.
Venerdì 22 pomeriggio, dalle ore 15 alle 19, Lorenzo Capitani, Stefano Casi, Daniele Gallo, Enzo Golino, Raoul Kirchmayr e Giordano Meacci, discuteranno della pedagogia pasoliniana e delle sue ricadute sul presente.
Sabato 23 mattina, dalle ore 9, Marco A. Bazzocchi, Roberto Carnero, Roberto Chiesi, Enzo Lavagnini, Davide Zoletto, analizzeranno «il rapporto generazionale tra i padri e i figli, il maestro e i giovani, in Pasolini oggetto di costante attenzione “socratica” e cartina di tornasole della “mutazione antropologica” italiana, registrata in primis nella fisicità e nel comportamento dei ragazzi».
Venerdì 22, alle ore 21, il Gruppo Roccaltìa di Chia, in collaborazione con Graziella Chiarossi, daranno vita allo spettacolo "I fanciulli e gli elfi", su di un testo che Pasolini scrisse e allestì nel 1944-45 per i suoi allievi-attori di Versuta, mai più rappresentato da allora, che costituisce «un’autentica rarità e un pionieristico esempio di animazione teatrale a fini didattici».
Infine, sabato 23, a chiusura del convegno, ci sarà il ricordo di Angela Molteni, animatrice del sito pasolini.net - recentemente scomparsa - e la cerimonia di premiazione del XXIX Premio Pasolini Tesi di Laurea, in collaborazione tra i due Centri Studi di Casarsa e della Fondazione Cineteca di Bologna (qui, il sito del Centro Studi Pasolini di Casarsa).

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