Io sono profondamente ambientalista.
Una talebana ambientalista.
Riciclo tutto, non compro acqua in bottiglia, compro persino una sabbia per il gatto ecocompatibile (esiste, sapevatelo).
E sogno un impianto fotovoltaico che renda casa mia autonoma da quei maledetti porci dell’ENI.
Per dire.
Vorrei anche essere vegetariana, specie tutte le volte che vedo gli allevamenti intensivi, la loro totale disumanità e la mancanza di rispetto verso la natura. Polli che non hanno mai toccato terra, vitelli mandati al macello senza aver mai pascolato né visto l’erba, mangimi modificati, spregio totale dell’ambiente e delle altre creature messe (con più merito di noi) a viver sulla terra.
Ecco, io vorreie ssere una carnivora di una volta, a chilometri zero.
possibilmente tutto homemade.
O quasi.
Sono utopica, lo so.
Ma faccio del mio meglio.
Ma l’agnello lo mangio, eh.
E mica solo a Pasqua.
Lo mangio e non è che me ne vanto, lo mangio e basta.
E non è che mi sento un mostro, ma nemmeno per niente.
L’agnello è carino.
L’agnello è morbido.
L’agnello è dolce ed indifeso.
Ma il vitello, invece? No?
E il porcellino da latte?
E il coniglio? Col coniglio come la mettiamo?
Io ai signori ambientalisti ed alla loro (discutibile) portavoce vorrei solo dire che c’è una mia amica che non mangia il daino perché “Poverino, è Bambi!!!” e mi sta bene, è una scelta sua.
Però poi mangia il cinghiale, perché è un animale che non ispira nessuna tenerezza, è bruttoe puzzolente e si può mangiare a cuor leggero, un po’ come suo cugino il maiale d’allevamento.
Ecco, cara sig.ra Brambilla, io vorrei davvero che domani comparisse sui giornali una sua campagna a favore del cinghiale: STOP ALLA CACCIA DEL CINGHIALE.
No? Non va bene? Non è empatico? Non è un poverino? Solo perché è brutto?
E basta con l’associazione buono/bello, dovrebbe terminare intorno ai sei anni o sbaglio?
Invece no, perchè siamo vittime di quest’atteggiamento post-berlusconiano, siccome è bellino, dolce e con gli occhioni può anche fare il ministro!
E allora basta con queste cavolate, ché anche a fare l’ambientalista a tempo pieno ci son cause più meritevoli, eccome!
Volete esempi pratici di come occupare proficuamente il vostro tempo e quello della Michela?
Ecco le prime cinque cause che mi vengono in mente:
1) La raccolta differenziata e i rifiuti che avvelenano gli habitat degli animali selvatici.
2) Gli esperimenti delle case farmaceutiche e cosmetiche sugli animali
3) L’inquinamento delle falde acquifere (aspetto che venga pescato il primo pesce a tre occhi, poi lo vedete se non avevano ragione i Maya)
4) L’uso degli OMG a nostra insaputa e lepossibili modificazioni genetiche degli eventuali incroci
5) L’abbandono di cani e gatti in estate
Tanto per dire le prime cinque cose che mi sono passate per la mente.
Così, senza rifletterci.
Magari la lista me la potete infittire voi, poi la mandiamo alla Brambilla così sa per che cosa scioperare nei prossimi tre mesi.
O forse anche quattro.
No, dicevo che io l’agnello lo mangio, l’ha comprato mia mamma da un contadino amico suo.
Ma se proprio vi volete preoccupare del quadrupede più tenero del mondo, pensate che sulla nostra tavola ne finiscono 4 su 5 che non sono italiani, ma provengono da allevamenti dell’Est Europa dalle dubbie modalità di cui sopra.
Ecco, questo è un problema.
Anyway, che siate vegetariani, carnivori o erbivori in senso stretto, godetevi questa festa.
In Umbria la tradizione vuole che si festeggi con una colazione particolare: torta di Pasqua, capocollo, uovo sodo e un bicchiere di vino.
…e tanti auguri!