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passato, no grazie!

Da Saraconlacca

passato, no grazie!

Possiamo spaziare da un ricordo all’altro, rivivere mentalmente eventi felici, cambiare quelli dolorosi: il passato è materia plasmabile a nostro piacimento, o meglio è la mente che la rende tale. Si perché per quanto possiamo viaggiare, il passato non si può cambiare… il passato permane come una macchia indelebile; può essere nascosto, mascherato, represso ma mai cancellato… si insinua dentro di noi, forma la nostra personalità e ci influenza in un qualche modo, positivo o negativo che sia.

..il presente fugge continuamente, è tutto da vivere, e spesso è vissuto nell’ansia… un ansia di non potercela fare, un ansia di non avere qualcosa o qualcuno… ma anche un ansia positiva, un coinvolgimento in felici esperienze… è comunque una tensione verso qualcosa.

Si cerca sempre di raggiungere obiettivi necessari a vivere… è questo che lo rende problematico… la sua natura dinamica… il fatto che lo viviamo, lo sentiamo dentro e fuori… anche troppo talora… Il presente però non nasce dal nulla… ha come padre il passato… come figlio il futuro… un futuro che quasi sempre si teme. A mio parere, la paura dell’ignoto è proprio della condizione umana… è insito nell’animo umano: se vogliamo, ci accomuna agli animali che provano paura istintivamente… ma è nostra peculiarità il cercare di perlustrare, di controllare, di prendere le redini del futuro… in quanto incerto e variabile. É tutto da scoprire e per questo si cerca già nel presente di proiettarsi al futuro… in qualche modo il futuro incuriosisce, affascina, spinge a fare progetti, a concepire speranze, a farsi domande… e si lavora nel presente per costruire il futuro… oppure si vive al presente e si lascia il futuro in mano a una forza…


Tagged: futuro, passato, presente

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