Una volta effettivamente entrati nella storica Briançon, lo stupore non si affievolisce, anzi, aumenta : al visitatore si presenta una lungo viale che tende a scendere, la Grande Rue, costruita nel 1345 e molto particolare per il minuscolo canale che le scorre in mezzo, utile all’epoca per irrigare i giardini della città e per spegnere celermente dei possibili incendi, come descritto chiaramente (se pur in francese) dalla targa con il nome della via. Questa “Rue” è una successione di pittoreschi negozietti e rustiche locande, dove però il servizio è impeccabile e i piatti sono sublimi! Fra i piccoli e curati negozi, non mancano di certo quelli di souvenir, di arte provenzale e di salumi e formaggi. Anche per chi è appassionato o fa la collezione di manifesti, copertine di riviste e cartoline che hanno fatto la storia della propaganda, qui ha di ché sbizzarrirsi.
In fondo alla via, sulla destra, si apre l’unica piazza del borgo, detta delle Armi, e interessante è la decoratissima meridiana che le si affaccia, riprodotta più volte (in miniature) da un negozio accanto. Lo stupore continua a non abbandonare chi ha intenzione di continuare l’itinerario in questo che io definirei uno dei più bei borghi di Francia, infatti al termine della Grande Rue e dell’insieme di casette che l’animavano, si apre un panorama di montagna stupefacente. Da non
Insomma, come tutti i borghi, anche quello di Briançon non si presta a una facile e minuta descrizione, visto l’imprevedibilità dei vicoli e degli scorci a cui essi sfociano, ma spero, comunque, di aver alimentato un po’ di curiosità per lo stesso, in quanto l’unico modo per conoscerlo è effettivamente quello di visitarlo!
DOVE MANGIARE? “Le Panier Alpin”, di fianco al civico 48 sulla Grande Rue.
Related content:
- San Gregorio Matese: strani puntini attraversano il cielo
- Sanluri: Sa Battalla, rievocazione storica di grande successo
- Sassari: la Discesa dei Candelieri, grande festa della Faradda
- Lo squalo una grande patrimonio di biodiversità