La Passiflora
Il nome passiflora deriva dal latino e significa fiore della passione, questo perché alcune delle parti di questa pianta hanno una somiglianza con alcuni simboli religiosi della passione di Gesù. E’ una pianta molto bella ed affascinante e, grazie ai suoi meravigliosi fiori, viene utilizzata anche per scopi decorativo-ornamentali. La passiflora ha numerosissime specie che possono essere perenni, annuali, avere una conformazione rampicante, ad arbusto, alberello, alcune possono arrivare all’altezza di cinque o sei metri. La passiflora è originaria, a seconda delle varietà, dell’America centro-sud, America del nord, Australia, Asia. La passiflora si coltiva anche in Italia e le prime coltivazioni risalgono alla metà del 1500; l’unica specie che resiste al freddo gelido delle nostre temperature invernali è la passiflora Caerulea. In genere, le radici della passiflora sono fascicolate ma, a seconda della specie, possono essere anche tuberose o carnose, hanno uno sviluppo molto profondo. Nelle specie rampicanti, il fusto si presenta cavo all’interno, di colore verde nelle piante giovani mentre legnoso in quelle con più anni, può avere forma quadrata, rotonda, triangolare; alcune specie di questa pianta, grazie al loro portamento ramificato e rampicante, vengono utilizzare per creare pergolati. Le foglie della passiflora sono disposte in modo alterno e possono avere forma, grandezza e consistenza diverse a seconda della specie, ne esistono a forma di lancia, a due, tre oppure nove lobi, piccolissime di pochi millimetri fino ad arrivare al metro di lunghezza nella specie Gigantifolia; possono presentare delle stipole alla base del fusto, cioè delle foglioline che si sviluppano dopo la nascita di una vera foglia. I fiori della passiflora hanno la caratteristica di essere ermafroditi, crescono solitari, quasi mai in coppia, e la loro struttura è veramente particolare. La composizione e la grandezza dei fiori della passiflora varia a seconda della specie, in genere sono formati da tre brattee, cioè foglie alla cui ascella nasce il fiore, che possono essere colorate e possedere ghiandole che secernano nettare, il più esterno degli involucri fiorali è formato da cinque sepali e cinque petali a volte non presenti, la corolla è composta da molti petali ed attorno ad essa ci sono tantissimi filamenti molto vistosi che formano degli splendidi disegni e forme a seconda della varietà di passiflora che attirano numerosi insetti che daranno luogo all’impollinazione. I frutti della passiflora sono delle bacche più o meno colorate, possono avere forma a uovo oppure allungata, quelli di dimensioni minori appartengono alla passiflora Suberosa mentre quelli maggiori alla passiflora Quadrangularis; all’interno di queste bacche vengono prodotti i semi che sono piccoli e di colore scuro. Data l’origine del nome e il nome stesso, questo fiore è il simbolo della fede religiosa. La passiflora si può coltivare anche in vaso.
Specie
Come abbiamo detto nel paragrafo precedente, la passiflora si divide in numerosissime specie ed ibridi creati dall’uomo, di seguito vi illustreremo i principali:
Passiflora Coerulea: proviene dalle zone del Brasile e del Perù, è una specie rampicante con foglie composte da cinque lobi, il periodo di fioritura è l’estate ed i fiori hanno una prevalenza di colore blu, e presenta moltissime varietà: Passiflora Coerulea Elliot, Passiflora Coerulea Imperatrice Eugenia, Passiflora coerulea x P.Ttriangularis.
Passiflora Incarnata: ha origine nel centro America, le foglie sono composte da tre lobi. Il periodo di fioritura va da luglio a settembre e i fiori sono di colore bianco con filamenti bianco-viola.
Passiflora Quadrangularis: questa specie ha origine in Brasile e, come dice il nome stesso, presenta un fusto a forma quadrangolare, fiorisce per tutto il periodo estivo, i fiori sono di colore rosso con sepali bianchi, i filamenti possono essere bianchi, blu o rossi.
Passiflora Edulis: ha origine in Brasile ed ha la caratteristica di avere i frutti commestibili ed arrivare ad un’altezza sostenuta di parecchi metri. Il periodo di fioritura è quello estivo e i fiori sono bianchi con filamenti rosso-viola.
Passiflora mollissima: è tipica dell’America del sud, ha un portamento rampicante e le foglie sono composte da tre lobi con una leggera peluria. Il periodo di fioritura va da giugno a settembre ed i fiori hanno petali di colore rosa. Anche questo tipo di passiflora può raggiungere un’altezza ragguardevole.
Passiflora racemosa: ha origine in Brasile, le foglie di questa specie sono lisce e composte da tre lobi. Fiorisce da giugno a settembre ed è una delle poche specie che può presentare fiori in coppia. I filamenti interni possono avere colore bianco e porpora, mentre quelli interni sono rossi.
Passiflora umbellicata: anch’essa ha origine in Brasile, le foglie sono di colore verde scuro formate da tre lobi. Fiorisce da luglio a settembre e i fiori si presentano di colore bordeaux scuro.
Passiflora ligularis: le foglie di questa specie sono di forma appuntita, i fiori possono rosso scuri o verdi, i frutti sono commestibili.
Passiflora coccinea: il fusto di questa specie presenta dei peli ed ha un colore porpora, le foglie hanno forma ovale con contorno seghettato. Fiorisce in luglio ed agosto ed i fiori hanno petali rossi.
Terreno e Tecniche di Coltivazione
Il terreno adatto per la coltivazione della passiflora dovrebbe essere composto da una parte di terriccio ricco di sostanza organica, torba e sabbia; questa pianta non gradisce i terreni pesanti e ricchi di argilla perché non permettono un buon sviluppo delle radici e un buon drenaggio dell’acqua. Per quanto riguarda la coltivazione in vaso, in questo caso la passiflora andrà rinvasata una volta all’anno, di solito nel mese di marzo, quando sarà arrivata ad un’altezza di circa trenta centimetri allora, ogni anno, si dovranno sostituire circa tre centimetri di terreno con del nuovo terriccio. Naturalmente, a seconda del clima presenza nella nostra zona, sceglieremo la specie di passiflora da coltivare; le specie adatte ad un clima mediterraneo si adatteranno a temperature di circa 18-27 °C nel periodo estivo e di circa 10 in quello invernale. Anche la passiflora, come molte altre piante, predilige un luogo soleggiato, nel periodo estivo si può tranquillamente portarla all’esterno.
Moltiplicazione
La moltiplicazione della passiflora avviene per seme o talea. Come vi abbiamo più volte sottolineato, l’inconveniente di quella per seme è il fatto di non essere sicuri di ottenere piante uguali a quella madre.
Prima di seminare, bisognerà mettere i semi in acqua calda per circa dodici ore e lasciarli raffreddare, quelli che saliranno in superficie andranno eliminati; a questo punto procedere con la semina in un terriccio fertile con della sabbia grossa e coprire con solo pochi millimetri di terra. Il contenitore con i semi va posizionato in luogo luminoso e con una temperatura di circa 26°C. Ricordatevi di tenere sempre il terriccio umido fino alla comparsa dei primi germogli. Il contenitore andrà coperto con della plastica per evitare che il terriccio diventi secco e per mantenere la giusta temperatura. Ai primi germogli, togliere la plastica e aumentare l’apporto di luce. Quando le nuove piantine saranno abbastanza cresciute, trapiantarle nei vasetti.
Veniamo ora alla moltiplicazione per talea: questa operazione andrà fatta all’inizio del periodo primaverile. Si prelevano le talee (sempre servendosi di un coltello affilato e pulito) dalla pianta madre e si eliminano le foglie più in basso, la parte tagliata va messa nella polvere rizogena per favorire lo sviluppo delle radici; a questo punto si introdurranno le talee in un terriccio composto da torba e sabbia ad una profondità di circa due centimetri. Anche per questa moltiplicazione il contenitore andrà coperto con della plastica e posizionato in una zona ombreggiata ad una temperatura di circa 21°C. Fate attenzione che il terreno abbia sempre un leggero grado di umidità. Quando comincerà la germogliazione, togliere la plastica sul contenitore e trasferirlo in un luogo maggiormente luminoso, da questo momento fino all’inizio della stagione invernale bisognerà apportare del concime liquido ogni quindici giorni e la temperatura dovrà essere di circa 10-13°C. Quando le temperature saranno migliori, con l’arrivo della primavera, si potranno trapiantare le nuove piantine.
Concimazione ed Irrigazione
Come detto in precedenza, la passiflora va concimata con del concime liquido ogni quindici giorni nei periodi primaverile ed estivo, questo concime dovrà contenere tutti gli elementi necessari ad un corretto sviluppo della pianta: azoto, fosforo, potassio, magnesio, ferro, manganese, rame, zinco, boro, molibdeno.
La passiflora va innaffiata parecchio nelle stagioni più calde e il terreno va mantenuto umido ma evitando di creare ristagni di acqua. In inverno l’apporto di acqua va diminuito.
Potatura
La potatura della passiflora si deve effettuare verso febbraio-marzo, bisogna tagliare i rami e lasciarli ad una lunghezza di circa venti centimetri, eliminare quelli secchi.
Malattie e Parassiti
La passiflora, come molte altre piante, è soggetta all’attacco di afidi, cocciniglie e ragnetto rosso che prendono di mira foglie e fiori ma, una malattia che colpisce questa pianta è il virus del mosaico del cetriolo: esso si manifesta con la comparsa di macchie gialle sulle foglie con il conseguente raggrinzimento e cambiamento di forma delle stesse. E’ un virus che durante il periodo primaverile o invernale ma non estivo. Le piante che vengono infestate da questo virus vanno eliminate.
Proprietà
Le proprietà di questa pianta sono sedative ed antispasmodiche. Non è tossica e può essere utile per combattere le intossicazioni da alcolismo e un uso esagerato di morfina. I frutti di alcune specie sono commestibili e contengono un alimento rinfrescante e ricco di vitamina C.
Un infuso o dello sciroppo fatto con le parti verdi della pianta raccolte nel periodo da giugno a settembre, essiccate, ha proprietà sedative e tranquillanti e può essere utile anche per chi soffre d’insonnia.