Oggi niente chimica, neanche un po’.
Sarà la passione la protagonista di queste poche righe, quella vissuta da uno scienziato, il mio preferito, Erwin Schrödinger.
Nella versione italiana di “La mia visione del mondo”sono state publicate 34 sue poesie e, di queste, 23 sono d’amore. Comparvero la prima volta nel 1949 e rivelano aspetti insospettabili della personalità del grande scienziato e filosofo.
Ne propongo due.
Le ho scelte perché in tema con la proposta del primo Carnevale della Letteratura, che sarà ospitato dal blog il Gloglottatore, tema racchiuso nelle parole di Pasolini:
Io penso che scandalizzare sia un diritto, essere scandalizzati un piacere, e chi rifiuta il piacere di essere scandalizzato è un moralista.
Tutto questo per dire che anche un mio racconto partecipa a questo Carnevale. Potete leggerlo qui e spero vi scandalizzi almeno un po’.
Vorrei sapere
Vorrei sapere se hai mai trovato
sul tuo cuscino i cento baci
che lasciai
quando non c’eri,
Vorrei sapere se mai t’importa
che io prema il mio cuore, le mie labbra
sul tuo amato letto
mentre sei lontana.
Vorrei sapere se mai ti mancherà
la strangolante stretta del mio amore,
che più non sentirai
quando sarà appassito.
Erwin Schrödinger
Ricompensa
Perché ancor oggi una bella donna
giovane come la rugiada del mattino
mi porge le sue calde labbra
te lo rivelo francamente:
Perché in nessun momento
nessun gioiello terreno,
nessun onore importante
per me valeva più dell’amore delle donne.
Di fronte al bacio della bocca amata
per me era poca cosa.
Spesso sono stato rimproverato
di passar la vita sognando,
di far più rime che conti
Ora -ne sono compensato
Erwin Schrödinger