Passioni e desideri di F. Meirelles. Recensione

Creato il 24 luglio 2013 da Ognimaledettopost


Passioni e desideri di Fernando Meirelles  con Anthony Hopkins, Ben Foster, Jude Law, Rachel Weisz  Drammatico, 115 min, GB, Francia, Austria, Brasile, 2011 
Catena di storie sul valore della scelta, qui declinata in un compendio della casistica sentimental/amorosa. C'è il sesso di chi sceglie di vendersi per denaro, l'amore finito di chi sceglie di lasciare e di chi viene lasciato, il senso di colpa e la voglia di redenzione di chi stava tradendo e ha scelto di non farlo, il sesso deviato e la scelta di controllarsi, l'amore paterno di chi ha perso una figlia e ogni giorno sceglie di cercarla in sé stesso. 
Come anticipato, ognuna di queste situazioni è rappresentata da un episodio e ogni episodio è legato all'altro da un personaggio in comune, in un movimento circolare (da qui il titolo originale360). Il riferimento è ovviamente ai film di Altman e Inarritu, ma in questo caso ogni storia, magistralmente diretta, lascia con una sensazione di incompiutezza che sfocia in un risultato non pienamente soddisfacente. C'è chi potrebbe obiettare che un film sul valore della scelta non avrebbe mai potuto esaurire il tema, ma lo sceneggiatore (Peter Morgan:The Queen,HereaftereFrost/Nixon) e il regista non riescono a conferire all'intreccio delle storie e alla loro circolarità una risoluzione densa di significato.America oggi, ad esempio, si chiude con un terremoto che nobilita ciò che abbiamo visto nelle quasi tre ore precedenti. Similmente, i film scritti da Arriaga e girati da Inarritu si risolvono in una crescita interiore dei personaggi. Qui, invece, non ci affezioniamo granché ai personaggi, forse perchè non c'è un loro vero e proprio percorso. 
Voto: 7 su 10 
(Film visionato il 21 luglio 2013)


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