Quest’ anno non ho fatto abbuffate di fave, si non le ho trovate belle e fresche da dire le voglio, questa cosa un po mi dispiace, perché io le adoro semplicemente bollite e condite con un filo d’ olio e una fogliolina di menta fresca fresca appena raccolta.
Solo una volta al mare con degli amici li abbiamo mangiate appena raccolte con pane, pecorino e salame, nulla di più buono, semplice e rustico si possa mettere sulla tavola in primavera.
Però la gola vince sulla bellezza e allora un piattino di pasta con le fave me lo sono concessa: una cosa semplice semplice ma con tanto gusto che con il cremoso della ricotta (se di pecora è meglio) ci sta da dio! Poi per completare il tutto il mio adorato finocchietto, fatto crescere con tanto amore sul balcone di casa…. a chi dice che non si possono avere le cose buone anche in poco spazio, sbaglia!
Occorre solo un po di pazienza e di amore del fare e anche in un piccolo balcone si possono ottenere tante prelibatezze della terra come i pomodorini di Pachino, le fragole, l’insalata e un numero smodato di piante aromatiche.
Tranquille se non trovate il finocchietto potete usare anche la menta o l’aneto… entrambi sapori forti, freschi e profumati che si sposano divinamente con il resto degli ingredienti.
Non resta che “scucciuliare” i baccelli di fave e mettersi in cucina per il pranzo del lunedì, saporito con un tocco in più.
350g pasta di grano duro
600g fave fresche
1 cipolla rossa
1 spicchio d’aglio
250g ricotta fresca (meglio se di pecora)
1 cucchiaio pecorino
1 cucchiaio parmigiano
latte fresco intero
noce moscata
finocchietto selvatico
pepe nero macinato
sale marino iodato fine
sale marino iodato grosso
olio evo
- Prepariamo le fave
Sgusciamo le fave, eliminando quelle toccate o marce, mettiamo da parte i baccelli e laviamole sotto l’acqua corrente. Scoliamole e mettiamole a bagno in acqua bollente per circa 10 -15 min, il tempo di cottura varia dalla dimensioni delle stesse. Scolatele e mettetele a bagno in acqua fredda per non perdere il colore verde intenso.
- Prepariamo il sugo
Pelate la cipolla e tritatela finemente. Pelate l’aglio e schiacciatelo sotto la lama del coltello senza sbriciolarlo.
In una capiente padella rosoliamo la cipolla con l’aglio, aggiungiamo le fave e lasciamole insaporire per qualche minuto, spegniamo il gas e insaporiamo il tutto con sale e pepe.
- Prepariamo la ricotta
In una scodella lavorate con la forchetta la ricotta, aggiungete i formaggi grattugiati e una macinata di noce moscata (se usate la ricotta vaccina anche un pizzico di sale) e se necessario ammorbidiamola con qualche cucchiaiata di latte, fino ad ottenere una crema liscia.
- Cuociamo la pasta
Portate a bollore acqua sufficiente a cuocere la pasta, salatela e cuocete per il tempo necessario riportato sulla confezione o secondo il vostro gusto personale (ricordatevi la pasta al dente si digerisce più facilmente di quella scotta, e non è vero che chi ha la dentiera la deve mangiare scotta… tornate dal vostro dentista e ditegli che ha fatto un pessimo lavoro se non riuscite a masticare della pasta di grano duro, non stiamo parlando di croccante o di torrone duro).
Cucina Regionale
Sicilia