Probabilmente quando sono nata pesavo 44-46 kg; nel senso che non ricordo di avere mai avuto un peso differente.
Sono rimasta incredibilmente costante per lunghi decenni della vita, due episodi a parte.
Il primo in un autunno di ventiquattro anni fa quando arrivai a pesarne 60, che, sulla mia altezza son chili non irrilevanti, ma ne avevo addosso quasi quattro di figlia, due di liquido amniotico, uno di placenta e tre di tette.
Il secondo in una primavera di molti anni fa dopo un digiuno di una settimana (e ben ragione aveva mia madre quando si preoccupò mortalmente dinanzi al mio drastico rifiuto di una ciotola di ciliegie), un intervento per peritonite con asportazione di una trentina di centimetri di intestino e quaranta giorni di dieta ferrea in cui arrivai a pesarne 39.
Tutto ‘sto preambolo per dirvi che sto ingrassando come un’oca da paté de foie gras.
Poichè questa stabilità mi ha permesso di non pesarmi praticamente mai, il fato, cinico e baro, mi stava aspettando al varco: la settimana scorsa mia madre, che ha il sacro terrore di dimagrire anche solo di qualche etto mi dice che devo guardare quanto pesa.
Vado a prendere la bilancia, la spoglio, la peso; dopodichè faccio la stessa cosa su di me (senza spogliarmi) e l’ago della bilancia mi sorprende in maniera sorprendente.
Fischio! peso ben 50 kg.
Indi per cui sono partiti i trip di spiegazione che, nell’ordine, sono stati:
1) la premenopausa
2) la tiroide
3) la rottura della bilancia nel tempo intercorso tra la discesa di mia madre e la salita della figlia
Mentre la prima e la seconda causa possono avere qualche barlume di credibilità, l’ultima è da escludersi.
Cinquanta chili sono la mia soglia psicologica per cui ho immediatamente pensato che dovevo, per la prima volta nella mia vita (peritonite a parte) mettermi a dieta; ed è per questo che, la stessa sera, nel coricarmi non mi sono portata sul comodino i ciccioli ed i salamini piccanti; mi sono limitata alla coppa di testa.
In un momento di lucidità ho pensato che, forse, non sono le tre cause di prima ad avermi ingrassato quanto piuttosto tutto quello di cui mi strafogo nel dopocena.
C’è, però, come in tutte le cose un lato positivo, mio marito dovrà smettere di dire che fa un minuto di silenzio davanti all’ossario tutte le volte che mi spoglio!