Valle della Scurosa, pendici del monte Camorlo,al limite tra la faggeta che ammanta tutta la sottostante valle del torrente Scarzito e i pascoli sommitali si incontrano alcuni maestosi faggi secolari. Ricordano quelli che formavano le antiche foreste del monte Pennino e della sottostante Scurosa sul finire del XIX secolo, citate dal Reali nella sua opera sugli alberi e gli arbusti del territorio camerinese (1879) che già all’epoca lamentava come tale patrimonio naturale venisse sconsideratamente e dolorosamente sacrificato per il profitto dei proprietari di tali boschi. Di quelle foreste primigeni rimane oggi ben poco, solo alcuni esempleri isolati che lasciati per il seme sono stati risparmiati dal diventare carbone, quando alla fine dell’ultima guerra la montagna si è spopolata e il bosco ha potuto riprendere fiato.