Le rappresentazioni del Nha Nhac – che naturalmente vantano similitudini con analoghe manifestazioni nei Paesi dell’area – si caratterizzavano per la fastositá dei costumi tipici, che venivano indossati – nel corso delle cerimonie – sia dai musicisti, che da cantanti e ballerini. Ricordiamo infine che nelle orchestre predominavano sí gli strumenti a puercussione, ma erano presenti anche quelli a fiato ed a corda. Tornando ai Patrimoni orali e immateriali dell’umanitá dichiarati in Vietnam, ricordiamo che nel 2009 é stata la volta del Canto ca trù e dei Canti popolari quan họ di Bắc Ninh.
Celebrazioni all’insegna del gong
Nel 2010 é toccato alle Festivitá di Gióng dei templi di Phù Ðổng e Sóc, mentre lo scorso anno l’Unesco (United nations educational, scientific and cultural organization) ha incoronato il Canto xoan della Provincia di Phú Thọ, di cui di recente ha parlato molto la stampa nazionale. Un cenno particolare, accanto al Nha Nhac, merita a nostro parere l’Ambito della cultura dei gong, di cui si é giá fatto cenno. Questa manifestazione culturale, originaria dell’area montuosa del Viet Nam centrale, coinvolge piú province e ben diciassette gruppi etnolinguistici. Si tratta di un sistema di credenze che creano un mondo mistico, dove il suono dei gong rappresenta il linguaggio tra l’uomo, le divinitá e il mondo sovrannaturale.
E il tutto culmina in cerimonie, ove il gong é lo strumento principale.
(Francesco Giappichini)