Patti Smith, la rockstar e poetessa statunitense, volto insolito del rock degli anni ’70 , torna nella ‘sua’ Napoli per omaggiare i partenopei con la sua voce.
Di solito a Napoli bisogna nascerci per amarla incondizionatamente, per apprezzarne profumi, suoni e atmosfere difficili da ricreare in altri posti ma per qualcuno basta solo un cuore più grande e la capacità di apprezzare le sfumature. È questo il caso di Patti Smith, che adotta nel cuore Napoli e sceglie di esibirsi in Campania ben cinque volte in undici anni non nascondendo l’ammirazione per la nostra terra.
Ben 68 anni ma tanta voglia di esibirsi ancora, di cantare al pubblico nonostante la stanchezza inizi a farsi sentire, due ore sul palco e poi la sua dichiarazione, un suggerimento amorevole, un consiglio per il popolo della città che ama: “Non posso parlare per i napoletani, credo che debbano farlo da soli. Ho un solo consiglio da dare loro. Non dimenticate che avete una voce. Fatela sentire”.
Arriva da lontano il suggerimento spassionato di chi con razionalità guarda Napoli e i napoletani e vede la realtà. Un città bella e dimenticata, un popolo speciale e macchiato di opinioni sbagliate, una condizione che col passare degli anni non migliora mai. Sembra assurdo raccontare che una società che si affaccia alle porte del 2015, discrimini ancora città della sua stessa nazione, sembra impensabile credere che chi di dovere non riesca a mettere sullo stesso piano tutte le città con esigenze e potenzialità diverse ma importanti. Patti Smith,quasi col cuore in mano invita i napoletani a non farsi calpestare, ricorda con particolare attenzione dettagli di Napoli che solo chi si mette nella posizione giusta per innamorarsi può notare : “Napoli è la mia prima città. L’adoro. Ogni volta che vi ritorno sono catturata dalla storia, dalla diversità, dalla grande bellezza, dalle bellissime chiese, da Caravaggio, dal porto. La gente è grande e tu ne senti la forza. E’ quello che mi piace quando cammino per le vie del centro. Le grandi città in cui ho vissuto e che ho visitato hanno perso gli odori originari, sono diventati dei luoghi di turismo usa e getta. È meraviglioso riscoprire ogni volta che Napoli ha mantenuto la propria personalità”.
Parole d’amore della cantante, qualche parola sul suo concerto al Duel Beat e l’invito al concerto di stasera nella Basilica di San Giovanni Maggiore, per un concerto diverso nel suo genere ma ugualmente entusiasmante, poi ancora un pensiero per Napoli prima di congedarsi: “Ho vissuto per 16 anni a Detroit e nessun luogo di Napoli è in condizioni peggiori. Tutto il mio Paese ha problemi nel mantenere insieme la comunità. Per me è un tuffo al cuore. Non conosco i politici napoletani ma dovrebbero lavorare per preservare l’identità di questo luogo”.