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Pattinaggio su Ghiaccio: Giada Russo racconta il suo Lussemburgo

Creato il 16 marzo 2016 da Sportduepuntozero

Dal 11 al 13 marzo in Lussemburgo è andata in scena la “Coupe de Printemps” e, tanto per cambiare, l’amatissima Giada Russo ha conquistato il podio. Diciottenne, ma dalla carriera costellata di tanti successi, tra cui un doppio titolo italiano, la pattinatrice piemontese sembra inarrestabile nella sua scalata al successo, pur restando la ragazza umile e sorridente di sempre.

In Lussemburgo, Giada ha ottenuto il terzo posto con 131.45 punti, precedendo la connazionale Chiara Calderone che ha ottenuto il punteggio di 124.04. La svedese Joshi Helgesson ha invece realizzato la miglior prestazione in entrambi i programmi, chiudendo con 149.68 punti, nettamente avanti rispetto alla seconda classificata, la giapponese Rin Nitaya, che ha chiuso con 140,72

“La competizione in Lussemburgo – racconta la pattinatrice piemontese dal dolce sorriso dell’Ice Club Torino – è stata una bellissima esperienza e mi sono divertita molto, che è quello che cerco di fare ogni volta che ho una trasferta. Sono arrivata terza ottenendo un discreto programma corto, mentre nel programma lungo, purtroppo, ho avuto qualche difficoltà sugli elementi tecnici. Ho cercato come sempre di interpretare al meglio i miei due programmi di gara.”

Ennesimo successo, che conferma un anno di successi
“Questo è stato un altro anno ricco di soddisfazioni, esperienze fantastiche ed emozioni fortissime. Sono riuscita a riconfermare il titolo italiano che avevo già conquistato l’anno precedente, ho partecipato di nuovo ai Campionati Europei e questa volta sono riuscita anche a qualificarmi per il programma lungo ottenendo in conclusione un ottimo 14° posto. Nelle altre competizioni internazionali che ho fatto in questa stagione ho ottenuto un secondo posto alla Merano Cup, un terzo posto a Sofia e ho concluso con un terzo posto in Lussemburgo.”

La strada però è ancora lunga e Giada pensa al futuro con grande determinazione 
“Avrò ancora un’ultima competizione internazionale a Egna per concludere la stagione, a metà aprile. Sono all’ultimo anno di liceo e frequento il corso serale per poter conciliare allenamenti e studio. Posso dire che anche a scuola vado bene, cerco di avere ottimi voti e ci metto lo stesso impegno che ho nel pattinaggio. Sono sempre innamorata di questo sport; è molto duro, pieno di sacrifici ma li faccio volentieri. Cercherò di migliorare in tutto sia nella parte espressiva, coreografica che in quella tecnica. Il mio obiettivo è ottenere miglior risultati a livello internazionale, di migliorarmi sempre di più. Un grande grazie va, come sempre, ai miei fantastici genitori che mi sostengono in tutto quello che faccio e per questo li ammiro.”

Ciò che stupisce è proprio il grande sacrificio dei genitori, che la finanziano completamente nel suo percorso sportivo. A lasciare stupefatti non è tanto il sostegno di una mamma e un papà verso una figlia talentuosa e che si impegna, quanto il fatto che una due volte campionessa italiana, che gira il mondo rappresentando con onore l’Italia, non riceva da parte dello Stato nessun supporto economico.

Se considerata da questo punto di vista, quella di Giada diventa una storia che, come italiani, fa un po’ vergognare, di quelle che lasciano con l’amaro in bocca.

Ma Giada ci insegna che la mossa migliore resta sempre il sorriso. Preferiamo quindi raccontare la sua storia e quella della sua famiglia come un buon esempio, dove l’amore rende normale l’aiutarsi e il sacrificarsi per contribuire a realizzare i sogni delle persone a cui si vuole bene.


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