Alla luce del buon recupero nel Gran Premio del Canada dopo una qualifica disastrosa, penalizzata da una scelta poco felice criticata ampiamente dallo scozzese Paul Di Resta di mandarlo in pista nelle condizioni peggiori, non permettendogli di accedere alla Q2, il pilota 27enne del team Sahara Force India ha minimizzato il tono della sua polemica, ridimensionando la portata delle sue dichiarazioni: "Non credo di essere stato troppo duro. Quando si lavora a stretto contatto con la squadra è importante saper esternare le proprie emozioni soprattutto davanti a un errore. Il meccanico ha chiesto scusa e mi ha fatto piacere questo, perchè se l'errore fosse stato il mio la squadra avrebbe avuto ragione di accusarmi e di prendermi a calci."Il settimo posto conquistato nella gara di Montreal ha ridato fiducia allo scozzese che è riuscito a ristabilire un buon rapporto con i suoi meccanici: "Abbiamo ricreato il gruppo dimostrando di essere uniti. Il mio interesse corrisponde a quello del mio team e il mio rapporto con l'intera squadra rimane solido e molto buono."
