Quando si inventa una nave si inventa anche il naufragio. E
sia la nave che il naufragio sono invenzioni che hanno lo stesso valore. Quando si inventa il nucleare si inventa anche
Chernobyil. L’invenzione diretta sono la nave e il nucleare e l’invenzione
indiretta è rappresentata dalla sua negatività. L’uomo moderno deve sapere che
ogni grande scoperta tecnologica e scientifica contiene nel proprio Dna i
presupposti di una catastrofe.
L’incidente non è un fenomeno eccezionale ma parte dell’invenzione.
E oggi il progresso tecnologico rende gli incidenti sempre
più disastrosi. Se crolla Internet, il blocco rischia di essere planetario.
Albert Einstein aveva annunciato tre bombe: la bomba
atomica, la bomba dell’informazione e la bomba demografica. Io ho ripreso le
sue osservazioni, ricordando che le nuove tecnologie atomiche, informatiche e
genetiche generano l’incidente integrale. La bomba informatica appartiene a
questa prospettiva, in quanto agisce sul centro nevralgico del nostro sistema,
quello della comunicazione. Sono i computer superveloci a darci la possibilità
di decodificare il genoma umano, aprendo la strada alla clonazione della specie
e alle chimere di un eugenismo strisciante.
Con l’attentato del WTC si è passati dalla guerra sostanziale
–in cui c’erano vincitori, perdenti, morti – ad una guerra accidentale. Finora,
nella storia, la guerra accidentale si era manifestata solo come parte della
guerra civile. Oggi, con il terrorismo, è nata una invece la possibilità di una
guerra civile mondiale, non più locale.
Il terrorismo dà luogo a guerre anonime: al posto del campo
di battaglia c’è l’attentato senza rivendicazione. Quindi questa nuova forma di
guerra è un’invenzione: una guerra transpolitica.