Venisti che non ti cercavo
e non ti cercai.
Parassistasti nelle viscere del mio esistere
nei miei pensieri ti nascondesti
divorandomi l'anima.
Ti sentii un dì bussare
alla porta del mio cuore.
Rimase chiusa
nessuna luce seppe svanire
il buio della stanza vuota.
E allora ti cercai
ti riconobbi nei miei pensieri
in ogni mia cellula ti incontrai
ti ascoltai
nel silenzio della mia solitudine.
Un colpo sordo
uno scricchiolio fu il preludio
e la porta cedette il passo
alla luce del mattino.