- primo figlio
- pochi mesi
- genitori pieni di speranze e teorie educative infallibili
'Così mantiene quella istintiva, commovente comunione con l'ambiente acquatico... hai visto quelle foto di infanti così a loro agio nell'acqua da sorridere a un metro di profondità ?!?'o più semplicemente:'Così poi non gli viene paura dell'acqua, impara a nuotare prima e noi stiamo più tranquilli prima al mare e in piscina...'
Effettivamente, li porti a questi corsi (almeno, a quello che abbiamo frequentato noi quando mia figlia aveva 8 mesi) e sembra che gli infanti siano destinati a diventare degli olimpionici della vasca lunga ... ma:
- trattasi più di una vasca che di una piscina
- l'acqua della suddetta vasca è caaalda (per dirla alla Woody Allen: sembra di essere tornati nell'utero materno)
- non ci sono onde
- i frugoli non hanno ancora visto o sentito parlare (quanto meno non lo hanno capito) di squali, abissi, mostri, streghe, buio=terrore, onde giganti e malefiche, etc... etc...
- se anche ne avessero visto o sentito parlare, i frugoli a quell'età ancora non sono coscienti; o meglio. sono proprio incoscienti, attraverserebbero tranquillamente l'asfalto dell'autodromo di Monza durante una gara, respirerebbero tranquillamente acqua a un metro di profondità, se ci arrivassero...
- ad un anno e pochi mesi, al mare, comincia (mia figlia) ad avere un leggero timorino per il mare.
'Bhè, sai, le onde erano particolarmente grandi quei giorni'
'Era agitata per via di quei maledetti dentini'
'Era evidentemente stanca dalla baby dance della sera prima' - a due anni e pochi mesi, al mare, è terrorizzata dalle onde, non vuole assolutamente entrare in acqua, non si avvicina nemmeno al bagnasciuga e dice 'io prendo il sole, prendo il sole', oppure (se è sotto l'ombrellone) 'io prendo l'ombra, prendo l'ombra' ... hanno una logica senza fronzoli !
Allora:
- le diciamo 'va bene, lo facciamo dopo il bagnetto'.
Nel frattempo in piscina va, nuota, si immerge ('guarda l'uccelinoooo ...') come un pesciolino ('ehh, sìssì, olimpionica!'). - proviamo a forzarla per capire se il blocco può sciogliersi magicamente facendo il bagno tutti abbracciati, entusiasti e ridenti in mare.
Niente: urla così disperata che manca poco ci arrestino per tortura.
'Vabè, oh, c'ha un blocco, imparerà quest'altr'anno.'
'Sarà stato qualche film o qualche libro o favola ?'
'Forse la strega de La Sirenetta ?'
'O forse le onde malvage in Ponyo'
'O forse gli squali in Nemo'
Un paio di settimane dopo il rientro dalle vacanze, andiamo al mare di sabato, coscienti del blocco. Le diciamo: 'se vuoi fai il bagno, ma se non vuoi puoi anche stare tutto il giorno sotto l'ombrellone'.A parte qualche piccola bagnatura di testa per il caldo, abbiamo mantenuto la parola, però ci siamo messi in riva al mare, e siamo restati lì praticamente tutto il giorno. Ogni tanto a turno facevamo il bagno, la schizzavamo delicatamente, facevamo buche e castelli pian piano più vicini al mare, scherzavamo in acqua e facevamo tuffi con altri bimbi figli di amici. Passo dopo passo, da sola è entrata in acqua fino alle coscie, ha lasciato che le terribili onde si infrangessero contro le sue gambine, si è addirittura bagnata i capelli sulla risacca sul bagnasciuga.
E' piccola, il mare è infinito, non si vede limite, a volte non è proprio trasparente, a volte l'acqua è fredda o fuori c'è vento; ha bisogno dei suoi tempi per vincere paure e blocchi ed è meglio lo faccia da sola, ma ben imboccata ...
Valerio