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Paura o non paura?

Creato il 26 novembre 2015 da Lucaralla @LAPOZZANGHERA

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Paris,Bruxelles.

Una settimana dopo i tragici eventi,come siamo cambiati, o meglio siamo tranquilli solo perche’non è  accaduto a noi?

Può  essere,si chiama “dolore di convenienza”,come quello  che prende a qualcuno quando va a un funerale di un conoscente e finge di essere affranto anche lui.

Ditemi che non è  accaduto anche a voi dai…

Insomma l’Italia è  così, affranta,impaurita ma,vedendo il suo non intervento militare in Syria,è  in attesa,racchiusa nell’ombra di se stessa e di Renzi,campione a sviare i veri problemi.

Io ho timore,paura devastante no,ma sincero smarrimento dinanzi a un momento buio,dove il nemico può  renderci ipocriti,falsi e,come al funerale, compatti in un sentimento,il dolore,che non è  vero.

L’america dopo il suo attentato interno,quello delle torri gemelle,ha capito che la paura è  rigore assoluto,tremore dinanzi a un boato o quando,un aereo,passa sulle teste della gente.

Siamo cambiati tutti,anche  se attualmente non abbiamo capito ancora che  il nostro 11 settembre è  nato a Parigi e ha coinvolto tutto un continente.

Siamo il paese dove il Papa va in Africa senza giubbotto antiproiettile e si mostra alla gente come un uomo di chiesa senza timore di morire.

Che grande risposta ci regala, che lezione di umiltà   nel suo ruolo istituzionale da successore di Pietro.

Leggo in queste sere un libro sull’attentato a Kennedy.

Macchina scoperta,saluti,sorrisi e poi la tragica fine.

Ma lui,decise di non andare con protezioni,decise di dimostrare alla gente di essere il presidente di tutti.

Nel momento tragico,le gesta di uomini regalano la forza e con il loro esempio possiamo  anche resistere in momenti bui  come questo attuale.

Il nemico lo apprezzerà  e forse capira’ che,seppur colpendo,perderà  nel tempo.



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