Paura ospite a pranzo dei salentini

Quella che sembrava essere una tranquilla domenica pomeriggio si è trasformata per molte famiglie meridionali in una domenica di ansia e paura. Trema la terra a sud a causa di una forte scossa di terremoto di magnitudo 6.3 registrata dalla Rete Sismica Nazionale dell’ Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.

La scossa delle 14:55 , avvertita in Puglia e nella Basilicata orientale, sembra aver avuto il suo epicentro nelle Isole Ionie  (Cefalonia) che già ieri aveva visto la terra tremare con ripercussioni in terra italica questa volta in Calabria e sul Pollino.

La scossa odierna avvenuta a pochi chilometri da Argostoli, la capitale dell’isola, si è verificata a dieci chilometri di profondità motivo per il quale come noto, pur avendo un’ epicentro lontano dal  territorio italico il sisma  ha riflettuto un’eco che ne ha prolungato la durata. difatti nel Salento, secondo i dati INGV, la scossa ha avuto una durata di 30 secondi.

Successivamente all’evento sismico delle 14.55 sono state registrate numerose repliche di magnitudo inferiore a 5.5.

In moltissimi si sono stupiti dell’evento eppure vale la pena ricordare che il territorio interessato oggi dal sisma è facente parte della zona conosciuta in gergo tecnico come Placca Egea. La Placca Egea è una zona di confine tra tre grandi placche tettoniche (Eurasia,Africa,Arabia) i cui movimenti guidano gli spostamenti delle placche secondarie tra cui quella Egea. Proprio questi spostamenti determinato eventi come quelli odierni che risultano essersi già verificati nel lontano 1867.

Fortunatamente pur essendo state avvertite su tutto il territorio del comune di Lecce e dei comuni limitrofi con strascichi in terra brindisina e tarantina, la scossa non ha causato alcun danno a persone o edifici al contrario di quanto avvenuto in Grecia dove si è verificata un’interruzione su tutta la linea elettrica oltre a danni agli edifici.

Di questa domenica “alternativa” resta ai salentini e a tutti i meridionali che hanno avvertito la scossa, un grande spavento e l’augurio che nei giorni seguenti non si debba vedere tremare l’amata terra.

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