Magazine Diario personale
Telefonavo a un'amica o al mio ragazzo, si sceglieva un bar o un ristorante a seconda di cosa avevamo voglia di mangiare o per sperimentare posti nuovi.
Ci si faceva servire chiacchierando, si chiedeva un dessert, un caffé e ci si fumava una bella sigaretta rilassante, fuori dal locale.
ADESSO
Oggi sono uscita di corsa dall'ufficio e per fortuna i nani non erano andati all'asilo, quindi il pit-stop a scuola l'ho evitato. Appena arrivata mi sono spupazzata i nani per due minuti ciascuno (un po' meno il nano-grosso che era impegnato a pulire la sua nano-moto con una salviettina umidificata e non mi ha calcolato di striscio, anzi, sembrava infastidito dalle mie effusioni). Poi ho messo su la pentola per fare una pasta veloce per me e il papi (ebbene si, anche i genitori mangiano, ogni tanto). Grazie al cielo stamattina mi era venuta la brillante idea di preparare la salsa, mentre facevo il latte ai nani - poco importa se avrò invertito il miele del latte con lo zucchero della salsa (perché voi non mettete zucchero nella salsa?). Dolce con dolce: né Papi né i nani si sono ribellati, quindi se così è stato, nessuno se ne è accorto e l'ho passata liscia. Oltretutto la salsa fresca era buonissima e la famiglia intera ha gradito. Poi ho chiamato la tata nuova, per fissare un colloquio stasera. Poi ho chiamato la scuola perché le nonne, anche se il nano-grosso è stato male, non intendono rinunciare alla festa della nonna al nido, oggi pomeriggio. Ho dato la nostra conferma e chiesto il menu previsto per la merenda. Merda. Biscotti all'albicocca e crostata alla fragola. Qualcosa di più facilmente emulabile per il nano-piccolo che è costretto alla dieta priva di proteine del latte? Di corsa a spulciare le ricette, mentre ingurgitavo i rigatoni al sugo. Trovate. Parte la ricerca degli ingredienti in casa. Che sfiga. Mancano le uova fresche. Non ci sono neanche mezze-fresche. Spedisco il papi, con il muso ancora sporco di pomodoro, a comprare le uova. Va bene anche se non sono biologiche, basta che trovi un supermercato aperto alle 14, che oggi è mercoledì e a Palermo c'è ancora l'usanza barbara degli alimentari chiusi il mercoledì pomeriggio. Il papi esce e io lavo e metto a letto i nani. Metto in ordine la cucina, frullo pollo, patate e carote che mi ha portato quella santa donna di mia madre e surgelo in nano-porzioni per i nani, preparo tutti gli ingredienti per crostata e biscotti e a che ci sono tiro fuori tutto quello che serve per la torta al cioccolato che dovrò preparare stasera; perché si, domani c'è un'altra festa, al nido. E' il compleanno di Ludovica, vuoi mettere. E il micro-twin non può guardare gli altri mentre mangiano la torta Pan di Stelle. Ora che ci penso devo anche inventarmi il modo di spolverare le stelle di zucchero a velo sulla torta, stasera. Accendo il forno e il Papi torna a casa vittorioso. Io inserisco tutti gli ingredienti nel Bimby in ordine secondo la ricetta, seguendo pedissequamente le istruzioni. Prendo l'impasto, lo stendo su una pellicola trasparente, lo copro e lo metto in frigo per farlo riposare 30 minuti, non prima di averne tenuto per me una piccola parte. Con questa porzione creo il campione di biscotto per il pomeriggio (conosco la forma che la cuoca da ai suoi biscotti, per fortuna). All'arrivo di mia madre, le spiego come dare la forma ai biscotti, le lascio tutti gli strumenti necessari sul tavolo e scappo. Per fortuna lei terminerà l'opera, aspettando il risveglio dei nani.
Nel frattempo non si sono fatte le 20.00. Sono solo le 15.00 ed è ora di tornare in ufficio, un po' in ritardo.
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