La soluzione sembra proprio essere quella proposta da Campus Aquae, l’impianto
a pochi passi dal Cravino, dalla “Nave” e regno degli studenti universitari di
scienze motorie, attiguo alle tanto discusse palazzine di Green Campus,
A
testimoniarlo sono i circa 1000 clienti che in un anonimo mercoledì di luglio,
primo vero assaggio di estate, con 37 gradi e solleone, hanno scelto di
indossare il costume e giocarsi la carta della tintarella a bordo vasca.
“Il Campus
vuole vivere – esordisce Vittorio Pacchiarotti l'imprenditore che ha costruito
insieme con l'Università la Cittadella dello sport e che conserva la gestione
della struttura – noi lo diciamo da tempo e la risposta della gente in una
giornata come questa è evidente”.
Al Campus,
infatti, si respira aria di vacanze. L’immagine per chi arriva in strada
Cascina Cascinazza è proprio quella di un villaggio vacanze, se non fosse per
il logo in ottone dell'Università all'ingresso o gli studenti che seguono le
lezioni al piano superiore.
“Per quanti
amano lo sport – ci spiega Enej, il gigante buono del Campus come è stato
ribattezzato il bagnino cubano che, da anni, vive e lavora in Italia – abbiamo
una serie di attività che vanno dall'acquagym, ai balli latino americani, dalla
zumba acquatica, al nuoto tradizionale da fare nella vasca olimpionica, dalla
pallavolo fino al ping-pong. Insomma tante opportunità da accontentare anche i
clienti più esigenti. E per coloro che invece vogliono rilassarsi sotto
l'ombrellone, lo spazio non manca sia a bordo vasca dove i lettini sono
gratuiti tutti i giorni, compreso il fine settimana – sottolinea – come
nell'area verde che circonda le piscine”.
Enej, mentre
dispensa battute ai presenti, controlla con occhio vigile i bagnanti e aiuta un
portatore di handicap ad accedere alla vasca, ci racconta del centro estivo che
ha fatto registrare punte di 120 bambini a settimana che vanno dagli 8 ai 14
anni e che si distinguono per il colore della cuffia, rossa per i piccoli del Grest
del Campus Village, gialla della Flag School e blu provenienti da Zerbolò.
Attenzione e gentilezza
sono le doti che valorizzano il lavoro di un'equipe composta per la maggior
parte da studenti o ex studenti del corso di laurea in scienze motorie e da
operatori sociopsicopedagogici che, oltre a fornire assistenza ai bambini del
centro estivo, sono in grado di realizzare laboratori d'arte e di musica, gare
sportive, giochi sul prato, ginnastica e triathlon.
Un carnet
nutrito che si arricchisce ancora di più in occasione di grandi eventi come la Giornata
dedicata allo Sport svoltasi il 21 giugno e che ha visto la partecipazione di
migliaia di persone impegnate nella prima Olimpiade di Acquafitness
“Una sorta di
X Factor alla pavese – spiega Enej sorridendo – dove i partecipanti, suddivisi
in squadre, si sono cimentati in coreografie messe a punto dagli insegnanti dei
corsi di danza e si sono sottoposti al verdetto di una giuria severissima. Il prossimo
appuntamento è per ferragosto, quando inviteremo quanti rimarranno in città a
divertirsi insieme con noi”.
(testo e foto a cura di Federica Bosco)



