PAVIA. Oltre tremila
ragazzi si trovano attualmente in Italia e risultano irreperibili per il loro
Paese d’origine. Mentre l’Italia archivia la missione umanitaria Mare Nostrum
in favore del progetto europeo, i dati del Ministero del Lavoro rendono note le
dimensioni di un’emergenza rimasta finora sottotraccia: quella dei minori
stranieri non accompagnati in arrivo dal Nord Africa.
La questione è di
drammatica attualità anche a Pavia, dove numerosi minorenni egiziani creano
scompiglio all’interno del dormitorio San Francesco.
Il consigliere comunale capogruppo
della lista Civica Rodolfo Faldini mostra di avere particolarmente a cuore la
tematica e mantiene alta la soglia dell’attenzione pubblica in proposito,
attraverso anche una costante interazione sui social network.
“E’ evidente che
l’attenzione deve essere spostata dal piano territoriale a quello nazionale –
ha detto il consigliere Faldini - l’ente locale non può far fronte a una
situazione di emergenza che rappresenta un’incombenza del governo nazionale,
sia dal punto di vista economico che normativo. Il rimpatrio assistito per questi
ragazzi è la soluzione da perseguire, malgrado loro siano refrattari a
ritornare al proprio Paese d’origine. Non vedo però grande collaborazione da
parte loro: questi giovani sono affascinati dall’Italian Dream ma qui c’è poco
da sognare”.
“La maggior parte di
loro non ha idea di cosa fare tutto il giorno – prosegue il consigliere di minoranza
- quindi ozia, litiga e disturba chi convive con loro, come sta accadendo al
villaggio San Francesco. Parlare di rimpatrio assistito volontario significa
smantellare un racket che ha fini non proprio legali e che ingrossa il lavoro
nero”. “L’assessore alle politiche sociali del Comune di Milano Pierfrancesco Majorino ha scaricato su Angiolino Alfano e Matteo Renzi la responsabilità della loro assistenza che oscilla dai 75 ai 130 euro al giorno – prosegue Faldini -. E Pavia rischia di spendere quasi un milione di euro”. In una situazione sicuramente complessa e intricata, l’attuale giunta sembra avere qualche difficoltà di orientamento.
“Ho visto inerzia, dilettantismo e mancanza di raccordo con le altre istituzioni da parte della maggioranza conclude il consigliere Faldini -. Ha subito in maniera passiva e sperperato quattrini. Il consiglio comunale ha dato delle indicazioni ben precise alla giunta: mi auguro che il sindaco e gli assessori sappiano far valere le loro ragioni ai tavoli regionali, con la Questura, la Prefettura e con Anci”.
a cura di Serena Baronchelli






