PAVIA. Più spazi alle Pari
Opportunità a Pavia.
La discussione fra Giuseppe Polizzi (M5S) e Alessandro
Cattaneo (FI) entrambi consiglieri di opposizione, è iniziata lunedì sera al Mezzabarba, ha però poi assunto toni ancora più
accesi sui social network, per un secondo round se possibile ancora
più caldo.
Durante il consiglio, Cattaneo aveva accolto in modo critico l'estensione
delle aree cittadine destinate ad eventi del settore Pari Opportunità
commentando che "a Pavia ormai gli eventi vanno in un'unica direzione, la
difesa di minoranze etniche e di orientamento sessuale ha di gran lunga
superato l'interesse per la famiglia tradizionale".
A rilanciare e rinfocolare
la polemica su Facebook per primo è stato Polizzi che ha commentato:
"Cattaneo mi dà dell’eterofobo: questo è il futuro di Forza Italia, lo
spessore intellettuale del sindaco più amato d’Italia che poi ha perso le
elezioni. Cosa ha l’ex sindaco contro gli eventi per i diritti delle
donne? Perché un Comune non dovrebbe sostenere le politiche della parità di
genere attraverso atti formali quali i patrocini e gli spazi concessi? Il
modello donna ai fornelli e uomo con la clava è passato da un
pezzo”.
Cattaneo, naturalmente, non
ha tardato nel pubblicare una sua replica.
“Questa occasione è
straordinariamente lampante del modo di Polizzi di condurre battaglie sui “diritti”. Un atteggiamento di perenne contrapposizione con un pregiudizio di fondo se qualcuno ha idee diverse; un vittimismo
strumentale che mistifica la realtà mettendo in bocca parole mai dette e
insulti che trascendono nel personale. Non ho nulla in contrario sulle manifestazioni
a favore della parità di genere, ne ho organizzate molte. Ma ormai a Pavia si
organizzano solo manifestazioni in questa direzione. Ho portato l’esempio
del Carnevale, nel quale una coppia eterosessuale con bambini non aveva a
disposizione manifestazioni organizzate dal Comune. Ho detto provocatoriamente,
ma neanche troppo, che ormai dovremo fare appello alle Pari Opportunità.
Francamente la reazione di Polizzi, come sempre scomposta e isterica, rafforza
in me la convinzione che ci siano tratti eterofobi, nel senso di
"generica avversione per tutti ciò che è ritenuto diverso da sé”. Un
consiglio: state esasperando il clima, per cui rivendicazioni giuste e
legittime diventano bandiere ideologiche e che creano distanze e
contrapposizione, generate da voi".
a cura d Serena Baronchelli






