PAVIA. Come l’arte classica diventa contemporanea con Salvatore Settis
Creato il 24 maggio 2015 da Agipapress
PAVIA. Sabato 29 maggio alle 18 al Collegio Ghislieri si
terrà un incontro con Salvatore Settis, archeologo e storico dell’arte, dal
titolo “Serial Classic. Portable classic” che unisce in un unico percorso
argomentativo la sua esperienza di curatore delle due mostre attualmente
allestite dalla Fondazione Prada a Milano (Serial Classic, nella nuova sede in
Largo Isarco a Milano ideata da Rem Koolhaas e dal suo studio Oma) e a Venezia
(Portable Classic, Ca’ Corner della Regina).
La conferenza conclude una giornata speciale nella quale il
professore farà da guida alla mostra milanese per un gruppo di alunni del
Ghislieri e poi con loro giungerà in Collegio.
A introdurre l’incontro, una panoramica delle opere presenti in entrambi le
esposizioni. Alla base dell’incontro, una originale riflessione sulla
contemporaneità dell’arte classica declinata nel concetto di serialità.
“Siamo abituati a considerare i capolavori della classicità
come unicum - spiega il professore Accademico dei Lincei e attualmente
presidente del Consiglio Scientifico del Louvre -. In realtà l’arte classica è
un’arte seriale, come si vede nelle copie romane delle opere di scultori greci
e nella realizzazione dei multipli. L’arte greca è un’arte corale, lo scultore
agisce ispirato da cittadino e per i cittadini, la sua opera deve portare il
suo messaggio alla comunità più ampia possibile”.
Allo stesso modo, un carattere molto contemporaneo è anche
la “portabilità” delle riproduzioni rinascimentali: “Si aveva un rapporto
diverso con le opere d’arte. La loro bellezza era tale che collezionisti, sia
in antico che nel Rinascimento, desideravano avere copie in piccole dimensioni,
da poter toccare, creando un rapporto immediato e intimo con gli oggetti da
collezione”.
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