Ieri mattina al Mezzabarba, amministrazione comunale e dirigenti Asm hanno spiegato i dettagli dell'iniziativa che coinvolge Pavia e tutti i Comuni limitrofi soci di Asm, cercando di smorzare i toni su uno dei problemi che maggiormente preoccupano i cittadini pavesi.
"Il tema dell'amianto viene sollevato spesso in termini allarmistici anche se questo atteggiamento non è sempre giustificato - ha esordito il sindaco Massimo Depaoli -. L'obiettivo della rimozione dell'amianto va comunque perseguito con ogni mezzo".
"La possibilità che piccoli proprietari possano accedere con un intervento calmierato ad alcuni processi di bonifica è fondamentale per il loro benessere" ha aggiunto l'assessore all'Urbanistica Angelo Gualandi.
"Il progetto nasce perché spesso abbiamo la necessità di intervenire su lastre di amianto spezzettate - è entrato nel dettaglio l'ingegner Claudio Tedesi - esigenza ambientale ma tutt'altro che economica: gli interventi sono sempre alquanto onerosi. Abbiamo quindi pensato di orientarci prevalentemente alle piccole utenze, venendo loro incontro. Per le strutture di 15 metri quadri con un massimo di 2 metri di altezza, il costo è di 300 euro, per gli edifici di maggiori dimensioni verranno aggiunti 12 euro a metro quadro".
Nella cifra è però escluso il ripristino del tetto. Per procedere alla rimozione delle particelle di amianto dovrà essere presentato preventivamente un piano di lavoro all'ASL. Una volta approvato, l'operatore Asm potrà procedere con la rimozione.
"Questa attività sarà seguita parallelamente da un rilievo aereo delle superfici che contengono amianto - prosegue Tedesi - Ciò servirà ad avere un censimento dei materiali contenenti amianto. Avremo quindi modo di monitorare la situazione e ripetere il rilievo a distanza di qualche anno".
Ma qualora le rilevazioni aeree dovessero evidenziare materiali pericolosi non segnalati dai cittadini, nulla accadrà.
A provvedere non sarà certamente Asm, ma l'ASL e, in seconda battuta, il Comune. "I tetti hanno scadenze entro le quali devono essere rimossi e in questo caso il soggetto procedente è l'ASL, trattandosi di un problema sanitario - spiega Tedesi - Qualora la situazione di deterioramento dovesse essere critica per la salute pubblica, verrà chiamato in causa il sindaco. Asm non può fare modifiche gratis per nessun cittadino".
a cura di Serena Baronchelli