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PAVIA. Dina, talento, rigore e tanta eleganza: una delle gemelle Averina in forza alla Ginnastica Pavese.

Creato il 02 novembre 2014 da Agipapress
PAVIA. Dina, talento, rigore e tanta eleganza: una delle gemelle Averina in forza alla Ginnastica Pavese. PAVIA. Due grandi occhi scuri, un sorriso che conquista, capelli biondi raccolti in uno chignon, un viso dai tratti gentili che tradiscono l'origine nordica: questa è la bella e brava Dina Averina la straniera della Ginnastica Pavese che grazie alle sue esibizioni sta tenendo accesa la speranza di rimanere in serie A.  Un traguardo difficile per la storica società di via Porta: le avversarie sono  agguerrite, le ragazze molto giovani e ancora inesperte; Dina Averina, quindi, con i suoi 16 anni e un bagaglio di esperienza a livello internazionale è la punta di diamante della squadra.
Un ruolo, il suo, da leader che fuori dalla pedana sembrerebbe non appartenerle. L'abbiamo incontrata a Milano presso la sede della Società Forza e Coraggio dove si allena quando è in Italia e subito ci appare una ragazzina timida, quasi spaventata dalla popolarità; eppure il suo nome da tempo circola negli ambienti della ginnastica ritmica anche perché Dina ha una sorella gemella, Arina con cui condivide il talento e il successo. Una casualità, la loro, balzata agli onori della cronaca sportiva internazionale per l'eccezionalità di vedere, in gara, due atlete pressoché identiche .
Mi alleno dall'età di 12 anni, con Arina, seguendo le orme di Paulina, la nostra sorella maggiore. La mamma avrebbe preferito per noi la danza – ci racconta con l'ausilio di Elena Niedoznika tecnica russa oggi nello staff  della società Forza e Coraggio che si presta nella veste di traduttrice  -   dopo poco siamo entrate nel Centro tecnico di Mosca dove questo è il quarto anno che ci alleniamo con  Vera Sciatalina tecnica della nazionale russa”. Sempre insieme, le due gemelle, durante gli allenamenti, le gare o a scuola, tranne quando Dina prende l'aereo, ogni due settimane circa, e viene in Italia per gareggiare con i colori della Ginnastica Pavese. “Siamo molto unite – racconta Dina – amiche inseparabili ma quando si tratta di gareggiare, non facciamo differenze e ognuna di noi vede l'altra come un'avversaria”.
Dell'avventura italiana Arina non fa parte ma segue e incoraggia Dina nel dare il meglio di sé in un campionato del tutto nuovo: “L'idea di essere una  squadra, di gareggiare ognuna con un singolo attrezzo e poi sommare i risultati è una formula nuova, che non conoscevo, ma mi piace molto” ci confida Dina mentre le compagne si siedono accanto a lei per ascoltare le sue parole. In fondo le atlete gareggiano insieme ma l'occasione per stringere un'amicizia è davvero poca, qualche messaggio con l'ausilio del traduttore, una passeggiata in centro a Milano con Elena e qualche parola scambiata a fine gara, poi Dina deve fare ritorno al Centro Federale di Mosca dove segue duri allenamenti e va a scuola. “Quest'anno farò la maturità – ci confida – ma da noi la scuola ha un valore diverso rispetto alla ginnastica, facciamo meno ore che in Italia eppure c'è rigore anche nello studio”. PAVIA. Dina, talento, rigore e tanta eleganza: una delle gemelle Averina in forza alla Ginnastica Pavese. Grande professionalità e attenzione ai dettagli, nel mondo di Dina tutto appare programmato e poco lasciato al caso, segue una dieta sana per mantenere un fisico asciutto, la sua attrice preferita è Angiolina Jolie ma quando le chiediamo quali sono le sue preferenze musicali non si esprime. Dell'Italia apprezza il Duomo di Milano e la cordialità della gente, sempre sorridente,  ma se si parla di ginnastica ritmica sceglie la russa Eugenia Kanaeva cui guarda con ammirazione ed estrema umiltà: “Non voglio dire dove mi piacerebbe arrivare, io lavoro con impegno, poi si vedrà, non faccio previsioni”.
Intanto però colleziona importanti risultati a livello internazionale e nel Campionato italiano di A2 il suo valore è inestimabile, ancora più prezioso in questo avvio di stagione condizionato da tanti infortuni accaduti alle atlete pavesi: “Spero di fare bene e di dare soddisfazioni alla mia allenatrice e alla squadra” conclude con un sorriso Dina.
Quando scende in pedana, però, tutta la sua dolcezza si trasforma in forza, il suo sorriso in grinta e quel corpicino esile diventa un perfetto mix di tecnica e precisione facendole fare salti, rovesciate, movimenti con la naturalezza di una veterana.  La strada per la salvezza è ancora lunga ma di sicuro, con il contributo di  Dina Averina, le chance di rimanere nella massima serie per la Ginnastica Pavese aumentano.
a cura di Federica Bosco
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