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PAVIA. Faldini (Civica): "Dove sono le novità dell'ordinanza anti slot? Un brodino riscaldato diverso dalle promesse elettorali"

Creato il 24 ottobre 2014 da Agipapress
PAVIA. Oggi l'amministrazione ha presentato la nuova ordinanza che regolamenta gli orari di accesso alle sale slot. Ma è davvero una novità? Dall'analisi del consigliere capogruppo della Civica Rodolfo Faldini già assessore ai servizi sociali della giunta Cattaneo e da sempre intento al contrasto della presenza delle slot in città, arriva una bocciatura dell'iniziativa: un brodino riscaldato ben diverso dalle promesse e premesse elettorali del centrosinistra. "Le ordinanze sugli orari vanno fatte rispettare - esordisce il capogruppo Faldini - e pochi giorni fa avevo ricordato agli assessori Gregorini e Ruffinazzi che sono indispensabili tre azioni: controllare aperture e chiusure mandando i vigili; verificare se è apposto fuori dalle sale slot il cartello indicante gli orari (obbligatorio); comminare le sanzioni conseguenti. Ciò alla luce di un'ordinanza del 2011 che disponeva già limitazioni orarie alle aperture". "Ebbene quanto si preparano a varare con la nuova ordinanza è qualcosa di più stringente, un brodo più ristretto e riscaldato che segue provvedimenti già presi dalla precedente giunta - commenta Faldini -. Non voglio dire che sia male ma da qui a parlare di vero contrasto o guerra all'azzardo, ce ne passa. Penso piuttosto che sia l'ennesima, populistica mossa in cerca di visibilità".  Faldini l'aveva affermato già in commissione e i consiglio ma ora aggiunge toni di ben più dura critica accusando l'amministrazione di aver illuso i cittadini per trarne consenso elettorale: "Nel contempo c'è da osservare - prosegue Faldini - come sia vergognoso il comportamento del vicesindaco a fronte di una promessa elettorale clamorosamente disattesa e con la quale ha sicuramente convinto tanti elettori che hanno votati lei ed il sindaco Depaoli, sicuri che avrebbero chiuso la sala slot del mercato ipogeo. Un autogol da dilettanti allo sbaraglio, una figura meschina, una resa incondizionata allo status quo ed alle righe di una convenzione con la cooperativa che gestisce il mercato sotterraneo, senza tentare alcuna pressione politica nei confronti dei gestori per convincere la sala a chiudere i battenti. Una sconfitta della politica dove sono certo che scatteranno penali elettorali, vista la scarsa credibilità di personaggi politici che illudono, promettono e poi beatamente dichiarano che hanno scherzato".  "Così non si fa, mentre vedo di buon occhio l'educazione nelle scuole e la prevenzione - aggiunge concludendo il capogruppo della Civica -. D'altro canto, su azzardo, alcool e droga mi sono molto impegnato in questi cinque anni per seminare una contro-cultura che fosse a contrasto delle dipendenze. Bene ai progetti nelle scuole, meglio se di ogni ordine e grado coinvolgendo nuovamente tutte le istituzioni come a suo tempo fatto con il Tavolo Permanente Prevenzione Dipendenze. Depaoli e Gregorini mettano un po' più di credibilità e di coraggio nelle scelte, nei controlli e nella capacità di governare con efficacia il territorio per risolvere realmente i problemi evitando slogan o provvedimenti che si dimostrano solidi e duraturi come il burro al sole".

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