PAVIA. E dopo le scuole e l’ufficio postale anche il
presidio sanitario presente al Quartiere San Pietro è destinato ad essere
trasferito nella sede Asl di via Indipendenza. La notizia ha sollevato proteste
e critiche non solo tra i cittadini e in particolare gli anziani che avevano in
questo presidio un riferimento territoriale importante ma anche all’interno
della stessa maggioranza di governo contraria alla riduzione dei servizi per i
cittadini che abitano nella zona di San Pietro.Il capogruppo della Civica “Pavia con Cattaneo” ha ripreso l’argomento e ne ha fatto argomento per una instant questione che oresenterà questa sera in consiglio comunale nel tentativo di ricevere una risposta che chiarisca la decisione e la volontà dell’amministrazione.
“Autorevoli esponenti locali del Partito Democratico
dichiarano la propria contrarietà alla ulteriore limitazione dell’offerta di
servizi al quartiere San Pietro – scrive Faldini -. San Pietro merita a
giudizio non solo dello scrivente, ma anche di tanti cittadini residenti nel
quartiere ben altre attenzioni e scelte da parte degli amministratori, che
stanno facendo a gara per chiudere servizi come scuole o presidi sanitari”.Per questo Faldini chiede “se in ragione delle vigenti disposizioni in campo sanitario la gestione di questo servizio sia di esclusiva competenza ASL come dichiarato alla stampa dall’assessore Moggi; se l’amministrazione abbia già contattato la locale ASL per comprendere i motivi del trasferimento offrendo, nel caso in cui ASL mantenga tale decisione, eventuali disponibilità per mantenere aperto il presidio infermieristico”.






