Padiglione Coldiretti a EXPO
PAVIA. Sono trascorsi anni di recessione per le risaie italiane, eppure si torna a crescere. Stando almeno alle prime stime sulle indicazioni di semina giunte all’Ente Risi, rispetto al 2014 la superficie coltivata in tutta Italia dovrebbe arrivare a 220mila ettari con un trend di crescita pari a circa 500 ettari in più. Analoga tendenza dovrebbe valere anche per la provincia di Pavia che pare destinata anche quest’anno a mantenere il record di prima provincia risicola d’Europa con una superficie che nel 2014 aveva sfiorato i 78mila ettari; occorre però considerare che la crescita avviene sì ma in tale da non riportarci a quei lontani livelli del 2010 quando erano circa 89mila gli ettari a risaia in provincia di Pavia e quasi 248mila in tutta Italia. Tendenza che anche nel 2013 si era riproposta in modo più forte con cifre che davano a 74mila gli ettari a risaia in provincia di Pavia e circa 216mila in ItaliaWilma Pirola presidente
Coldiretti Pavia
D’altronde è notorio che i turisti stranieri sono attratti in Italia non solo dall’arte e dalle bellezze che offre il nostro panorama ma anche e dall’agroalimentare; e si stima che un terzo del budget che gli stranieri spenderanno in Italia in questi mesi di Expo sia proprio riservato all’alimentazione “Made in Italy”.
Rodolfo Mazzucotelli
direttore Coldiretti Pavia
Etichettatura d’origine quanto mai necessaria anche per il riso, che negli ultimi anni ha visto esplodere le importazioni di riso lavorato dai Paesi del Sud-Est asiatico mentre le superfici coltivate a riso in Italia diminuivano arrivando a minimi mai visti prima. Per fortuna nell’ultimo periodo c’è stata una netta ripresa ed inversione di tendenza: tra il 2013 e il 2014 a livello nazionale le superfici coltivate a riso sono aumentate dell’uno e mezzo per cento. E questa tendenza sembra trovare ancora conferma quest’anno, secondo le prime stime disponibili “ed è molto importante – conclude il presidente di Coldiretti Pavia – perché il riso è rappresentativo dell’equilibrio che esiste nell’attività agricola, chiamata a svolgere un ruolo multifunzionale che garantisce sicurezza alimentare e sostenibilità ambientale”. (mpa)