PAVIA. Arriva il vigile di quartiere. Avrà il
compito di vigilare sulle zone periferiche della città e di aumentare la
coesione sociale. Gli uomini destinati al progetto “Polizia di prossimità –
vigile di quartiere”, presentato ieri mattina a Palazzo Mezzabarba, saranno 5
per rione, 8 nell'area del centro cittadino che, come ammette l’assessore alla
Polizia Locale Giuliano Ruffinazzi, “necessita di un controllo maggiore”.
Il numero di uomini complessivamente messi a disposizione
dall'amministrazione comunale di Pavia per questo servizio, che partirà dal
prossimo 1 agosto, sono in totale 30. Quello della microcriminalità è un tema che sta particolarmente a cuore alla giunta Depaoli, che attraverso la recuperata figura del vigile di quartiere intende prevenire furti, atti vandalici e truffe agli anziani. “Il vigile di quartiere avrà il compito di inserirsi nel contesto del quartiere e creare maggior coesione e ritorno dell’informazione” spiega Ruffinazzi. “Le forme di degrado e di microcriminalità vengono percepite dal cittadino come un segnale di assenza dello Stato – aggiunge il comandante della Polizia Locale Gianluca Giurato – le Forze dell’Ordine devono mettersi al servizio dei cittadini, che a loro volta collaboreranno con noi dandoci dei feedback e rendendosi fautori della propria sicurezza”. Presente in sala consiglio anche l’assessore ai Lavori Pubblici Fabio Castagna, da sempre sensibile al tema, che si dichiara pienamente soddisfatto della “rilevanza amministrativa che i quartieri tornano a rivestire attraverso questo progetto”. Nessuna nuova assunzione è però prevista: gli agenti che gireranno per i quartieri cittadini verranno reclutati tra le risorse già in forza alla Polizia Locale pavese. I vigili di quartiere indosseranno un berretto a scacchi che li differenzierà dagli altri agenti di Polizia Locale. (testo e foto a cura di Serena Baronchelli)





