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PAVIA. "La giusta scelta" del regista e produttore Giuseppe Di Giorgio ambientato a Pavia, una "mini-metropoli".

Creato il 06 febbraio 2015 da Agipapress
PAVIA. S'intitola "La giusta scelta" il lungometraggio scritto e prodotto da Giuseppe Di Giorgio che dopo le proiezioni delle scorse settimane al bar Niki e all’Old Wild West, sarà possibile vedere su maxischermo lunedì 9 febbraio alle 20,30 nel locale Da Giulio, in viale Matteotti.  “Ho deciso di ambientare il mio film a Pavia perché quando ci ho messo piede per la prima volta mi sono sentito avvolto da quella sfera di protezione che ti può offrire solo la tua terra natia e che io finalmente ho trovato”.  Per questo motivo “La giusta scelta”, la pellicola è ambientata proprio nella nostra città. “Vivo da 13 anni qui – esordisce Di Giorgio - e noto enormi cambiamenti. Pavia si distingue da moltissime altre città italiane per i suoi simboli (come la statua della Minerva) e la sua umanità. Purtroppo oggi di Pavia si parla poco e male. Basta un incidente per puntare il dito contro tutta la città: ho voluto allora mostrare come Pavia sia ancora sicura. Pavia non è solo una città universitaria, ha molto di più da offrire, è una mini-metropoli”.  La pellicola “no budget”, non a caso, vede come protagonisti, oltre agli attori di teatro Manuela Malaga e Lorenzo Marangon, anche molti esercenti e cittadini pavesi. Una quotidianità riportata sul grande schermo, che però cela una riflessione profonda.  Di Giorgio, originario di Cerda, un piccolo paesino del palermitano, intende con la sua pellicola conferire una piccola rivincita alle difficoltà che i giovani cresciuti in quelle zone della Sicilia si trovano ancora oggi ad affrontare. “Ho bruciato molte tappe nella mia vita – ammette l’autore - ma sono fortunato ad avere oggi mia moglie Maria, due figli meravigliosi e un lavoro sicuro. Vorrei con questo film infondere speranza ai giovani di Cerda, affinché non perdano l’entusiasmo e la voglia di vivere la Sicilia”.  Il film potrebbe essere idealmente diviso in 3 fasi: la felicità di coppia, la paura di rivelare al proprio partner di aver compiuto delle scelte sbagliate e la fiducia in Dio e nelle Forze dell’Ordine.  Il protagonista si troverà infatti a dover proteggere la moglie dalla sua stessa vita.  “Questo film fa capire quanto è importante essere lucidi nelle scelte di vita – spiega Di Giorgio - puntare sulla famiglia, unico valore che riempie la nostra vita”.  "La giusta scelta", allora, è avere l’umiltà di uscire da un giro poco raccomandabile, da una cerchia di frequentazioni sbagliate, “ritornare a quel “pane e cipolle” che mia nonna mi citava sempre come esempio di umiltà”.
“La giusta scelta” tocca altresì con mano la realtà della malavita, sottolineata anche dal linguaggio colorito di alcuni personaggi, in particolare uno spacciatore che adesca i giovani in discoteca e il classico “boss” della malavita. “I protagonisti del film vengono messi di fronte alle loro debolezze e le accettano” racconta l’autore.  Operatore sanitario presso il Policlinico San Matteo, Giuseppe Di Giorgio si è accostato alla macchina da presa per una semplice ragione: “Il cinema per me è qualcosa che, associato alla musica, riscalda una giornata grigia d’inverno e riporta la freschezza in un’assolata giornata di luglio”.  Il progetto, completamente gratuito, ha avuto un’ispirazione particolare. “Ho voluto dedicare questo film a Rosario Guarriera, un amico scomparso recentemente – spiega Di Giorgio - la sua sofferenza mi ha fatto riscoprire l’importanza dell’amore familiare e mi ha fatto capire che le persone se ne vanno quando sono pronte, non quando siamo pronti noi”. 
a cura di Serena Baronchelli


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