PAVIA. Nelle Commissioni prove tecniche di comprensione e distensione: il mantra è "per il bene di Pavia".
Creato il 11 luglio 2014 da Agipapress
PAVIA. Maggioranza e minoranza d’amore e d’accordo, per il bene di
Pavia. Non è l’incipit di una fiaba, ma la fotografia che si ricava al termine
della riunione dei capigruppo consiliari tenutasi ieri pomeriggio a Palazzo
Mezzabarba. Numerosi gli emendamenti proposti dalla minoranza concentrata sugli
aspetti tecnici della composizione delle commissioni.
L’ombra del caso Fantò, con tutti i disagi che ha già comportato per la giunta
Depaoli, è però sempre presente.
“La maggioranza ha accolto il 90% delle nostre
proposte – commenta soddisfatto il capogruppo Forza Italia Antonio Bobbio
Pallavicini – ma mi duole tornare sull’incompatibilità della consigliera Fantò,
fatto politicamente centrale in quanto comporta un eccessivo allungamento dei
tempi tecnici. Il sindaco Depaoli e il segretario cittadino Pd Gregorini
conoscevano perfettamente la situazione che adesso sta causando un grave
empasse di due mesi per la città”.
Dello stesso parere il capogruppo della lista civica “Pavia Con Cattaneo”
Rodolfo Faldini. “Ho riscontrato la massima disponibilità della maggioranza ad
accogliere i nostri suggerimenti –
conferma Faldini – ma sono preoccupato per l’empasse causato dalla vicenda
Fantò, che minaccia altresì di fare ricorso, una volta approvata la delibera di
decadenza. L’intera vicenda è stata mal gestita in campagna elettorale: si
tratta di un conflitto personale, la città che c’entra? I soliti trucchetti che
si ritorcono come un boomerang su Pavia. In un mese non siamo ancora riusciti a
discutere delle linee programmatiche del sindaco”. “Non ho condiviso l’incaponimento
sulla legalità – prosegue Faldini - inserita nel pacchetto di temi facenti
parte della 4° commissione, riguardante l’Università, la Cultura, l’Expò. La
tematica avrebbe dovuto fare parte della 2° commissione, legata a Territorio,
Mobilità e Ambiente. Ma solo il consigliere Francesco Brendolise sembrava
essere del mio stesso parere e non mi è parso il caso di insistere».
Per quanto concerne la vertenza con Merck e Maugeri, un membro di minoranza, su
richiesta del capogruppo Lega Nord Matteo Mognaschi, affiancherà il sindaco e
il consigliere Ottini durante le visite.
Presto modellato anche l’articolo 9 dello Statuto Comunale che attualmente
prevede nelle commissioni 2 persone ogni 10. Vista la riduzione da 40 a 32
componenti, occorrerà ricalibrare le presenze. “Tutti i miei emendamenti sono
stati accolti – dichiara soddisfatto il leghista Mognaschi – in particolare
quello relativo al marketing territoriale e alla promozione della città, nonché
la sistemazione della voce relativa all’agricoltura, che era presente con una
dicitura infelice. Sono molto contento, ora si può iniziare a lavorare bene”.
Impressione generale positiva confermata nel gruppo di maggioranza.
“Vogliamo fare in
modo che ogni qual volta si discuta di argomenti seri ci sia la massima
condivisione possibile – garantisce il capogruppo Pd Davide Ottini - La
riduzione a sei commissioni aumenta la qualità del dialogo democratico,
impedendo che vi siano casi di doppia competenza. Intendiamo promuovere un
concetto più ampio di Polizia Locale, un valore sociale che le amministrazioni
devono garantire ai cittadini”. “Serata molto produttiva – riconosce anche il
capogruppo della lista civica Cittadini Per Depaoli Roberto Rizzardi – se le
proposte sono sensate, accettarle è fare il bene comune. Ho proposto io l’inserimento
della Protezione Civile: melius abundare”. E per quanto riguarda il caso Fantò,
il Pd tenta di difendersi giocando la carta dell’iter burocratico. “La Fantò
non aveva cause di ineleggibilità – precisa Ottini – al momento dell’inserimento
in lista avevamo calcolato che la vertenza potesse risolversi in tempo utile.
Le abbiamo chiesto di fare una scelta ma lei non ha eliminato la causa. Non
potevamo fare altro che votare per la decadenza. Al di là del rapporto con la
consigliera, ci dispiace che ciò crei degli slittamenti disagevoli per la
cittadinanza. Può presentare ricorso, ma al momento non so se ne abbia
intenzione. Non possiamo imporle determinati comportamenti, né come maggioranza
in Consiglio, né come Pd”.
Più acceso il tono del capogruppo NCD Nicola Niutta. "Il presidente Sacchi ha
eluso le regole democratiche – polemizza – ha deliberatamente deciso di
convocare 4 consigli comunali in un mese, in modo che sessioni di lavoro così
ravvicinate portassero la maggioranza ad avere un bilancio da presentare a fine
luglio. Il caso Fantò è un assist a porta vuota alla minoranza: a mio avviso
Depaoli non si aspettava la vittoria e ha raffazzonato candidature, come quella
del consigliere Guido Giuliani, marito dell’assessore Ilaria Cristiani. Depaoli
non riesce a gestire i suoi consiglieri, che spesso lo mettono in imbarazzo,
come Furini lunedì scorso. La maggioranza vuole mostrarsi a proprio agio, ma in
realtà il caso Fantò li destabilizza non poco”. “Non pensavo ci sarebbe stata
un’apertura così ampia dal centrosinistra – si sorprende infine anche lui -. Ho
apprezzato anche l’apertura sull’orario del consiglio, dalla prossima seduta
fissato alle 20”.
Il termine ultimo perché la Fantò interrompa la causa è il
18 luglio quindi il prossimo consiglio deve necessariamente slittare al 21. “L’approvazione
del bilancio a questo punto dovrebbe slittare ad agosto, ma il
centrodestra farà ostruzionismo affinché
venga presentato a settembre coinvolgendo la cittadinanza – garantisce Bobbio –.
Nonostante la volontà di introdurre una delega alla felicità, non ci sono più
molti sorrisi, il sindaco stesso sorride meno: visti i recenti disastri
metereologici, non sarebbe meglio istituire una commissione al bel tempo?”
(testo a cura di Serena Baronchelli)
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